La storia del vitigno
Il vino Viognier è originario della Francia ed è stato introdotto dall’imperatore Marco Aurelio Probo che era originario della Serbia. A causa della bassa produttività poco dopo il Viognier fu dimenticato, poi è tornato alla ribalta recentemente. In Italia il vino è molto diffuso nelle regioni dal clima caldo perché favorisce la crescita sana del vitigno come: la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Umbria e il Lazio. In alcuni casi viene assemblato con altre uve, quando invece è puro i sapori sono risaltati maggiormente.
Viognier è un vitigno a bacca bianca e viene coltivato nella Valle del Rondano, le coltivazioni risalgono all’epoca Romana, inoltre tutti i vitigni hanno la grande capacità di resistere alla siccità ed è per questo che sono i preferiti dei viticoltori. Il vino è stato riscoperto verso la metà degli anni 70 e attualmente non è presente solo in Francia e in Italia, ma anche nel resto del mondo, come in: America, Spagna, Austria e Grecia. In Italia al momento sono diverse le aziende che si occupano in modo esclusivo della produzione di Viognier ed è un vino del tutto puro, ovviamente i risultati variano da paese a paese e quindi il vinto non avrò la stessa composizione.
Caratteristiche ampelografiche del vitigno
Il vino Viognier è stato dimenticato per molto tempo. Attualmente invece è uno dei vini più apprezzati a livello mondiale. Le foglie del vitigno vengono chiamate papini e nella maggior parte dei casi sono verdi e possiedono dei riflessi dorati, le foglie più adulte invece hanno un colore più chiaro. Generalmente sono di taglia medio-piccola e sono arricchiate ai bordi, hanno tre o cinque lobi e generalmente producono grappoli di diverse dimensioni: piccoli, medi, tronconci e a volte anche alati. Tutti gli acini del vitigno Viognier sono piccoli, hanno una forma sferica e hanno un colore bianco ambrato. Per quanto riguarda il sapore degli acini, risulta leggermente moscato ma dolce al punto giusto.
Il Viognier è stato prodotto per la prima volta in Francia ma in Toscana sono presenti molte denominazioni tre cui Bianco di Pitigliano DOC, Maremma Toscana DOC, Montereggio di Massa Marittima DOC, Val di Cornia DOC. Uno solo è presente in Sicilia e prende il nome di Contessa Entellina DOC.
Caratteristiche del vino
Il vino Viognier possiede delle caratteristiche molto particolari che possono essere considerate uniche, infatti è capace di unire la struttura dello Chardonnay alla freschezza del Sauvignon, ma il vero punto forte sono le note tropicali considerate degne di un Gewürztraminer. Ottenere un risultato così complesso, ma allo stesso tempo corposo al punto giusto richiede un’elevata maturità fenolica, cosa che si può avere solo se c’è il giusto equilibrio tra acidità e contenuto zuccherino. Se viene vendemmiato tardi la freschezza tipica del Viognier, potrebbe lasciare il posto agli zuccheri e quindi all’alcol, se vendemmiato presto, può dare origine a un vino scarso e di poca sostanza.
Le bottiglie più semplici devono essere servite ad una temperatura di massimo 8 o 10 gradi, mentre per le bottiglie più complesse si può arrivare anche a una temperatura di 10 o 12 gradi. Ottenere quindi la consistenza del vino Viognier non è per niente semplice.
Caratteristiche degustative del vino
L’impatto visivo del vino è molto importante, indica se la consistenza è buona. Generalmente il colore del Viognier è giallo paglierino brillante, con delle sfumature tendenti al dorato, soprattutto nei vini più complessi che sono fermentati o affinati al legno. L’esame olfattivo indica che la profumazione del vino Viognier è principalmente fruttata e si possono avvertire subito l’odore dell’albicocca, della pesca, del mango e dell’uva spina. Si tratta soprattutto di un vino dagli odori floreali e infatti si distinguono odori di: acacia, mughetto, lavanda, gardenia. Le versioni più affinate contengono anche delle note speziate di anice stellato, salvia e cardamomo. Un mix perfetto che soddisfa anche i palati più raffinati.
L’esame gusto-olfattivo farò apprezzare apprezzarne il gusto fresco e allo stesso tempo armonico e morbido. Sul finale, lascerà un retrogusto tropicale che ricorda i frutti tropicali e l’albicocca.
Abbinamenti tipici
Quando si parla di Viognier si fa riferimento a un vino molto corposo e con un retrogusto fruttato, quindi bisogna accostarlo a piatti molto sostanziosi come: vitello tonnato, i classici spaghetti alle vongole, tortelli alla mantovana, tagliatelle ai funghi porcini o spaghetti alla carbonara.
Inoltre, il vino si sposa bene con i piatti molto speziati ed è ottimo anche per essere accostato alla cucina indiana, infatti è in grande sintonia con il curry. Senza dubbio Viognier è uno dei vini più piacevoli da sorseggiare e si può apprezzare ancora di più tutto il suo aroma se si abbina a carni bianche o piatti a base di pesce. Nelle versioni più leggere e meno corpose, può essere anche abbinato al sushi.