Il vitigno Scimiscià è un autoctono della Liguria ed era quasi del tutto estinto, ma grazie agli sforzi di alcuni lungimiranti produttori, se ne sono salvati alcuni filari, esclusivamente nella Val Fontanabuona, in provincia di Genova, nell’immediato entroterra di Chiavari e Lavagna. Nel 2003 è stato inserito tra le varietà raccomandate ed autorizzate per la regione Liguria. Il nome è di origine dialettale e significa “cimiciato” ossia puntinato, dalla presenza di piccoli puntini sull’acino (anche il pigato ha questo nome per lo stesso motivo, dal dialetto “picau” che significa puntinato). È un vitigno di origini antichissime e misteriose. La sua resa è molto bassa e le uve sono molto zuccherine. Da esso si ottengono per lo più vini secchi, anche se esistono prodotti passiti di straordinaria complessità.
Scimiscià - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Scimiscià sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Scimiscià ha Foglia media, grande, Pentagonale, Trilobata, Pentalobata.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Scimiscià ha Grappolo mediamente compatto, Spargolo, Grappolo medio, Grappolo conico. Ali nel grapppolo: 1 ala.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Scimiscià ha acini dimensione media, di forma Acini elissoidali, Sferoidale, con buccia Buccia puntinata e di colore verde-gialla.
Scimiscià - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Scimiscià sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Scimiscià è di colore Giallo paglierino con riflessi verdolini. Al palato è sapido, Floreale, Fruttato, Minerale, .