Il vitigno Pignoletto può ritenersi un autoctono dell’area Emiliana. Le prime notizie risalgono al ‘600, da cronache dell’epoca che riportavano la coltivazione nei colli bolognesi, di uve a bacca bianca conosciute col nome di “Pignole”. Più recentemente, indagini condotte sul DNA hanno evidenziato alcune somiglianze col Grechetto umbro e col Greco (diffuso in tutto il meridione ma sprattutto in Campania e in Calabria). Questo farebbe risalire le origini del vitrigno Pignoletto alla vasta famiglia dei vitigni “Greci”, cioè derivanti dalle barbatelle ancticamente importate in Italia dai primi coloni Greci. Il nome “Pignoletto” potrebbe derivare dalla forma degli acini che ricorderebbe vagamente una piccola pigna, ma più verosimilmente è attribuibile ad un vino bianco anticamente prodotto nell’area dei colli bolognesi e noto come “Pino Lieto”.
Pignoletto - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Pignoletto sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Pignoletto ha Foglia media, Foglia piccola, Pentagonale, Trilobata.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Pignoletto ha Grappolo mediamente compatto, Grappolo compatto, Grappolo corto, Grappolo cilindrico, Grappolo conico.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Pignoletto ha acini piccoli, di forma Acini elissoidali, con buccia sottile, Buccia consistente, Buccia poco pruinosa e di colore verde-gialla.
Pignoletto - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Pignoletto sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Pignoletto è di colore Giallo paglierino, trasparente. Al palato è Fruttato.