Il vitigno Pelaverga è con certezza un autoctono del Saluzzese. Nell’area del Torinese è conosciuta col sinonimo di Cari. Il vitigno Pelaverga venne poi introdotto nel comune di Verduno nel XVII secolo dal Beato Sebastiano Valfrè, il quale porto alcune piante di vite coltivate nella zona di Saluzzo. Il vitigno, anche a causa della produzione poco costante, sembrava condannato a scomparire. Negli anni 70, grazie all’intuizione di alcuni vignaioli di Verduno, il Pelaverga venne recuperato e salvato dall’estinzione.
Pelaverga - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Pelaverga sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Pelaverga ha Foglia media, Foglia piccola, Pentagonale, Pentalobata.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Pelaverga ha Grappolo compatto, Grappolo medio, Grappolo conico, Grappolo piramidale.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Pelaverga ha acini grandi, di forma Acini elissoidali, con buccia Buccia molto pruinosa e di colore blu-nera.
Pelaverga - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Pelaverga sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Pelaverga è di colore Rosso rubino con riflessi violacei. Al palato è secco, Fruttato, Speziato.