Il Montonico bianco è un antico vitigno autoctono a bacca bianca delle colline teramane, in particolare della zona dell’entroterra, nel comune di Bisenti viene coltivato in diverse regioni dell’Italia centro-meridionale, in particolare in Abruzzo, Calabria, , Campania, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Umbria.
Ciapparone, Bottato, Racciapollona sono alcuni sinonimi del vitigno Montonico Bianco, coltivato nel centro-sud d’Italia e presente in Abruzzo almeno dalla seconda metà del ‘800. Negli ultimi decenni la coltivazione del Montonico ha avuto un calo importante tanto da rischiare la sua estinzione.
Il Montonico bianco si trova anche nei vini calabresi delle DOC Bivongi, Savuto e Terre di Cosenza. Il vitigno Montonico bianco ha maturazione tardiva e rese piuttosto alte, è resistente al gelo e alle muffe. Dal vitigno Montonico bianco si ottiene un vino dal colore giallo paglierino più o meno intenso, fresco al palato e dalle note olfattive fruttate e speziate.
Il grappolo si presenta in forma più tosto allungata, grosso e serrato, con acini medio-grandi e buccia molto robusta di colore giallo con sfumature ambrate, le foglie grandi a forma pentagonale.
La sua epoca di maturazione è piuttosto tardiva, verso la metà di ottobre, si adatta bene su zone collinari, asciutte e con buona esposizione al sole.
Il Montonico Bianco da vita ad un vino di colore giallo paglierino più o meno intenso con leggeri sfumature verdoline, gradazioni non particolarmente alte ma comunque di buona struttura.