Uno dei vitigni molto apprezzati dagli intenditori in Italia e non, è il piemontese vitigno Favorita. Il favorita è coltivato prevalentemente nel Roero e in Valle del Belbo e in minor misura in alcune zone dell’Astigiano e dell’Alessandrino. Sebbene questo vitigno sia coltivato soprattutto in Piemonte, è presente con il nome Pigato anche in Liguria e con il nome Vermentino in Toscana, Corsica, Sardegna e Sud della Francia.
Storia e origine del vitigno
La prima testimonianza di questo vigneto risale al lontano 1677, anno in cui venne citato in un libro contabile dei Roero, i conti piemontesi che ancora oggi danno nome a questo territorio.
Il nome di questo vitigno deriva dal fatto che nel corso degli anni, l’uva ricavata da queste vigne è stata talmente apprezzata dai viticoltori tanto da essere definita “l’Uva Favorita”. Sebbene il Langhe Favorita Doc, unico vino ricavabile da questo vitigno, sia stato e sia ancora oggi un vino molto apprezzato, quest’ultimo è ormai un vino in forte declino, in quanto soppiantato dall’Arneis, un vitigno docile e più produttivo.
Nonostante il Favorita possa essere utilizzato per la realizzazione di varie tipologie di vini, l’unico Doc in cui è obbligatorio usare questo vitigno è proprio il Langhe Favorita Doc, che prevede l’uso di almeno l’85% di vino ricavato dal Favorita.
Caratteristiche ampeleografiche
I caratteri morfologici del Favorita sono molto interessanti. Il germoglio tende ad avere una colorazione bianca-verdastra e al tatto offre una sensazione cotonosa. La foglia è invece di grandi dimensioni e spesso è di forma pentagonale. Il lembo è molto spesso, di color verde scuro con nervature verdi più chiare o rosa alla base.
Il grappolo, quando maturo, presenta una grandezza di medie dimensioni e una forma piramidale o cilindrica, arricchita da due ali sviluppate. Al contrario, l’acino che se ne ricava è abbastanza grande, presenta un peso medio di circa 3 grammi e ha una forma sferoidale. All’esterno, la buccia è caratterizzata dalla presenza di pruina ed è gialla verdastra. Il colore tende a divenire dorato se esposta alla luce del sole.
Caratteristiche degustative del vino Favorita
Il colore del vino Langhe Favorita Doc, è un giallo paglierino e presenta una gradazione alcolica minima di 10,5%. I sentori percepibili sono invece erbacei, floreali e agrumati, e contribuiscono a rendere questo vino così apprezzato.
Il Favorita presenta un vino molto simile, il Pigato, derivato dallo stesso vitigno ma coltivato in Liguria. Quest’ultimo è nettamente più diffuso, in quanto in Liguria è possibile coltivare sfruttando condizioni climatiche perfette, dovute alle escursioni termiche e all’influenza del mare.
Il gusto del vino prodotto dall’uva del vitigno Favorita, è molto influenzato dalla maturazione delle stesse. Quest’ultima avviene tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, mese in cui di solito si inizia la vendemmia. La maturazione è decisamente lunga e necessita di tempo per essere polifenolica. L’uva del Favorita è caratterizzata da una forte acidità e, proprio per questa ragione, è possibile osare e scegliere vini più pieni, ma di soliti in Piemonte non si cerca una grande concentrazione.
Il vino presenta quindi una forte acidità, un corpo medio, una buona sapidità, una discreta morbidezza e una presenza di alcol non esageratamente elevata. In Piemonte, questo vino si presenta pieno, ma non per questo non è fresco a agrumato.
Abbinamenti consigliati
Il vino ricavato dal Favorita, proprio in virtù delle sue caratteristiche versatili, è abbinabile perfettamente con moltissime pietanza, tra queste è impossibile non citare la grande maggioranza dei piatti di pesce, risotti, ravioli e altri primi conditi con un sugo sprovvisto di pomodoro.