Il vitigno Carmenère deriva dall’antica “Vitis Biturica” di origine Albanese e portata in Francia dai Romani. Il suo nome potrebbe avere origine da “carminio”, per via del colore porpora intenso del vino che se ne ricava. Da questa vite originaria sembra derivano tutti i vitigni Bordolesi. Il Carmenère è molto delicato e soggetto all’acinellatura (aborto floreale) per questi motivi in Francia ne è stata abbandonata quasi del tutto la coltivazione, e oggi il paese nel quale è più diffuso è il Cile. Grazie al successo del Carmenère in Cile la varietà è stata presa in considerazione anche in diverse altre regioni del mondo, fino in Nuova Zelanda e viene oggi investita di sempre maggiore attenzione nel Medoc, di cui è originaria. In Italia si trova in Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, dove in passato il Carmenère è stato spesso confuso con il Cabernet Franc, ma anche in Franciacorta (Curte Franca), dove alcune aziende hanno sviluppato vini in purezza di ottima fattura.
Carmènere - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Carmènere sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Carmènere ha Foglia media, Cuneiforme, Pentagonale.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Carmènere ha Spargolo, Grappolo medio, Grappolo cilindrico, Grappolo conico. Ali nel grapppolo: 1 ala.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Carmènere ha acini dimensione media, di forma Sferoidale, con buccia Buccia pruinosa, Buccia consistente e di colore blu-nera.
Carmènere - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Carmènere sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Carmènere è di colore Rosso rubino, intenso. Al palato è Caldo, Erbaceo, tannico.