Il vitigno Capolongo è un antico autoctono del Lazio. E’ un vitigno di recente riscoperta, iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite da vino nel 2010. Assieme ai vitigni Maturano, Lecinaro, Pampanaro e Rosciola, è stato recuperato grazie ad un progetto regionale di riqualificazione del patrimonio clonale nella viticoltura del Lazio. Il vitigno Capolongo viene coltivato da tempo immemorabile nella zona del Frusinate, soprattutto tra in comuni di Colle San Magno e Arce. Poco quindi si conosce di questo vitigno, e pochissimi sono i produttori che lo propongono. Di fatto la produzione di vino da Capolongo viene destinata soprattutto al consumo familiare e non esiste un reale commercio del suo vino. Normalmente il Capolongo è vinificato in uvaggio con altre uve bianche di varietà presenti nei filari.
Capolongo - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Capolongo sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Capolongo ha Foglia media, Pentagonale, Pentalobata.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Capolongo ha Grappolo compatto, Grappolo medio, Grappolo cilindrico. Ali nel grapppolo: 1-3 ali.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Capolongo ha acini grandi, di forma Sferoidale, con buccia Buccia pruinosa, Buccia consistente e di colore verde-gialla.
Capolongo - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Capolongo sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Capolongo è di colore Giallo paglierino. Al palato è fresco, robusto, Fruttato.