Originario dei Pirenei, il Cabernet Franc è uno dei venti vitigni più diffusi al mondo. Grazie alle sue caratteristiche spiccate ma delicate, questo rosso è l’ideale per pasti a base di sughi e carni rosse, ma si presta perfettamente alle degustazioni, in cui anche i novizi dell’assaggio potranno individuare facilmente i sapori e le sfumature delicate godendone appieno.
Storia e diffusione geografica del Cabernet Franc
Il Cabernet Franc è un vitigno a bacca nera e, con i suoi 45.000 ettari di coltivazione complessiva, è uno dei venti vitigni più diffusi al mondo. Originario del versante iberico dei Pirenei, il Cabernet Franc è stato introdotto nel sud della Francia dai pellegrini di ritorno da Santiago di Compostela. Una volta introdotto, il Franc si è rapidamente diffuso in tutta la regione. Sull’introduzione del vitigno nell’area della Loira non ci sono fonti storiche certe: alcune la attribuiscono all’abate Breton, altre al cardinale Richelieu all’inizio del Diciassettesimo secolo. A prescindere da chi sia l’artefice della fortunata diffusione, nei territori del bordolese, il Franc ha trovato le condizioni ottimali per attecchire e proliferare; questo particolare vitigno, infatti, predilige il clima temperato e i suoli sabbiosi e pietrosi a tendenza calcarea e attecchisce perfettamente nelle aree collinari, specie se allevato in controspalliera.
In Italia, il Cabernet Franc arrivò nel 1820 grazie al conte Manfredo di Sambury e, partendo dal Nord – in particolare nelle attuali zone del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino – si diffuse rapidamente anche in Toscana dove trova il clima ideale. Oggi i trovano vitigni di Franc anche in Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Molise, Puglia e nelle grandi isole.
Oggi il Cabernet Franc è diffuso in tutto il mondo: in Europa prolificano le coltivazioni in Germania, Slovenia e Ungheria – oltre ovviamente a Francia e Italia -, non mancano presenze massicce negli Stati Uniti, in Russia, Australia, Sud Africa , Sud America, in particolare in Cile e Brasile, e Nuova Zelanda.
Caratteristiche ampelografiche del Cabernet Franc
Il vitigno Cabernet Franc presenta caratteristiche ampelografiche molto spiccate: la foglia è pentalombata, di dimensioni medie; il grappolo è piramidale, spargolo, di media grandezza e media compattezza; le ali possono essere una o due; l’acino è sferoidale, di dimensione media, e presenta una buccia di colore blu-nero, consistente e molto pruionosa.
La vendemmia
La vendemmia del Cabernet Franc si svolge tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre, quindi è abbastanza tardiva, e all’invecchiamento in botte segue un affinamento in bottiglia indispensabile per smussare gli spigoli di questo incredibile vino. È consentito usare la menzione di Riserva solo dopo due anni di invecchiamento a partire dal primo giorno di Novembre dell’anno di produzione.
Caratteristiche degustative del vino
Il Cabernet Franc presenta delle caratteristiche molto nette, inconfondibili per gli esperti, ma facilmente riconoscibili anche per i neofiti. Il colore è un rosso rubino scuro, che con gli anni tende a sfumare in un bel color granata e, grazie all’alto contenuto di pirazine, un sorso di Franc è una vera e propria esperienza gustativa: elegante e screziato in condizioni di maturazione eccellente, questo vino presenta note affumicate che rimandano, tra gli altri profumi, a quello del peperone. Al palato risulta rotondo, ampio e di medio corpo, senza però essere pesante e mantenendo anzi una certa freschezza.
Per quanto riguarda il bouquet, i profumi del Cabernet Franc sono molto franchi e la carica balsamica è inconfondibile: si riconoscono facilmente l’affumicato, il pepe, il peperone, tracce di mirtilli, ribes e fragole, aromi terrosi come alloro, della liquirizia e del sottofondo erbaceo; tracce di violetta, menta e cioccolato.
Abbinamenti consigliati
Strutturato, avvolgente e molto fresco, il Cabernet Franc è un vino rosso che si abbina perfettamente alle portate di carne rossa ed è un buon compagno per le grigliate estive, ma si sposa molto bene anche con primi piatti sostanziosi tipicamente invernali come lasagne, cannelloni e pasticci di pasta. Un abbinamento molto fine e ricercato è quello con antipasti e portate a base di formaggi stagionati. La temperatura ideale per servire questo incredibile rosso è tra i 16 e i 18 gradi, mentre la gradazione è di 13 gradi.