Origine del nome, storia e geografia
Il Bombino nero è un vitigno molto diffuso nelle regioni del sud Italia, in particolare in Puglia, Campania, Basilicata e in Sardegna. La sua zona di coltivazione principale è comunque la Puglia, ed in particolare i territori nei pressi di Bari e Foggia. Le notizie sulla sua origine sono molto incerte, ma si ritiene che sia un vitigno originario della Spagna da cui deriva anche il nome Bovino: nella lingua spagnola, infatti, la lettera v si pronuncia b e quindi il nome letto in italiano viene riprodotto in Bombino. Un’altra fonte sull’origine del nome lo fa derivare dalla caratteristica forma del grappolo, che somiglia ad un bambino con le braccia sollevate.
Denominazione, informazioni e curiosità
Il Bombinio nero è un vino che viene menzionato con le denominazioni di DOC, DOCG e IGT. La superficie di coltivazione a livello nazionale è pari a 1200ha, su terreni in prevalenza rocciosi: i vigneti sono di solito installati ad almeno 380 metri sul livello del mare e la zona di produzione maggiore è Castel del Monte, in Puglia e più specificatamente nella provincia di Andria – Barletta – Trani. La temperatura ideale per apprezzare appieno i suoi aromi ed il suo sapore è tra gli 8 ed i 10 gradi e la gradazione alcolica è pari al 12,5%. Per quanto riguarda il periodo di vendemmia del Bombonio nero, esso ricade nei primi dieci giorni di ottobre.
Nel processo di vinificazione, l’uva del vitigno viene fatta riposare per una notte in cella frigo a temperatura che si aggira intorno agli zero gradi. In seguito, l’uva si diraspa, il pigiato viene raffreddato e travasato in un serbatoio in acciaio inox per dare inizio al processo di macerazione della durata di circa 8-10 ore. Successivamente il mosto si chiarifica e si fermenta a una bassa temperatura. La maturazione è tre mesi in acciaio e dodici mesi in bottiglia.
Caratteristiche ampleografiche
Il Bombino nero è un vitigno caratterizzato da descrittori ampelografici ben definiti che ne determinano gli aspetti essenziali della foglia, del grappolo e dell’acino.
La foglia è caratterizzata da una grandezza media, con cinque punte. Il seno peziolare ha i bordi sovraesposti, mentre i seni laterali hanno una forma a lira e i seni inferiori laterali hanno una forma ad U. La pagina superiore presenta un colore verde scuro, lucida e senza peluria, la pagina inferiore è caratterizzata da lembi spessi: entrambe hanno le nervature sporgenti e di colore verde. La dentatura della foglia si presenta irregolare e molto pronunciata. Il grappolo è compatto, molo grosso, alato. Presenta un penducolo visibile e di colore legnoso.Gli acini sono grossi, con una caratteristica forma a sfera. La buccia ha una particolare colorazione blu, e si presenta spessa.
Caratteristiche organolettiche
Il vino di ciascun vitigno, quando vinificato in purezza, presenta caratteristiche organolettiche ben definite che sono facilmente percepibili per i sensi del gusto, dell’olfatto e anche visivi. Le caratteristiche organolettiche del vitigno Bombino nero sono molto chiare e forti: il colore è un rosso rubino, con sfumature chiare tendenti al violaceo. Al palato di presenta aromatico, corposo e tannico: il gusto è deciso, caratterizzato da una buona acidità e sapori di albicocca e pesca. Gli aromi che rilascia sono caratterizzati da fragranze delicate, un misto di fragola di bosco, frutti rossi, e pesca, con sentori di mandorla e confetto.
Abbinamenti consigliati
Il Bombonio nero è un vino che si abbina molto bene con piatti tipici della tradizione contadina, e in particolar modo con quella di origine pugliese. È un vino ideale da abbinare con le minestre e i piatti a base di vellutate, in particolar modo vellutate di verdura. Ma è un vino che si presta ad essere ottimo anche per accompagnare salumi non stagionati e tutti i tipi di formaggi delicati e dolci. Ottimo in abbinamento con fritture di verdura, di pesce e di carne bianca nonchè con primi piatti leggeri a base di verdure.