Si definiscono Uve autoctone quelle provenienti da vitigni “originari della zona” vale a dire letteralmente la cui provenienza territoriale sia inequivocabilmente accertata. Questa definizione si presta comunque ad interpretazioni più o meno malleabili. Innanzitutto, ogni vitigno è autoctono relativamente al suo territorio di origine, ad esempio lo Chardonnay e il Pinot nero sono autoctoni relativamente alla Borgogna. Più che di vitigni autoctoni, si dovrebbe parlare allora di vini da vitigni autoctoni, ossia vini la cui provenienza coincide con la zona di origine delle uve, a prescindere da quale sia stata la diffusione delle uve stesse sul territorio. Ma questa non è l’interpretazione generale, quindi faremo comunque riferimento ai vitigni di per sè stessi. C’è poi il problema dei cloni, ossia di vitigni che sono in tutto e per tutto simili dal punto di vista genetico ad altri di vasta diffusione ma che trovano una loro variante locale. In alcuni casi non si tratta di cloni ma di veri e propri sinonimi usati localmente per definire un vitigno più vastamente diffuso e che vengono spacciati per vitigni autoctoni, in omaggio alla moda che spesso confonde la tipicità con la qualità. A questo proposito Impeto diVino.it fa riferimento alle tabelle ufficiali del Registro nazionale delle varietà di vite da vino. Per quanto riguarda la nostra classificazione, abiamo quindi deciso di considerare autoctoni i vitigni la cui diffusione si estenda a livello provinciale e di eventali province limitrofe, mentre chiameremo vitigni locali quelli che trovano diffusione su base regionale (o di più regioni) mentre quelli diffusi su vaste aree della penisola vengono definiti nazionali e quelli di provenienza e origine estera, internazionali.
Elenco Vini - Vini rosati da uve autoctone
Qui di seguito troverai l'elenco completo dei vini prodotti per la tipologia di vino Vini rosati da uve autoctone.