Audarya significa “nobiltà d’animo”, in un’antica lingua orientale.
È il nome della nostra azienda perché al centro di tutto quello che siamo c’è il rispetto.
Produciamo vini legati al territorio, da vitigni autoctoni: sono prodotti moderni, diretti ad un pubblico vivace e curioso. Audarya guarda alla tradizione, ma con uno sguardo nuovo.
In pochi anni, hanno portato Audarya ad essere un brand riconosciuto e apprezzato in tutta Italia e all’estero, ambasciatore di un modo di fare il vino in Sardegna moderno e tradizionale al tempo stesso.
4 tenute: Audarya, Acquasassa, Su Stani, Is Crabilis.
Coltiviamo uve autoctone sarde e del cagliaritano in agricoltura integrata.
I ceppi sono tutti ad alberello tradizionale sardo con spalliera bassa.
La media di età dei vigneti supera i 20 anni e gran parte di questi sono stati piantati da Enrico e da suo padre.
Le altitudini sono di circa 150/200 mslm e le esposizioni sono state studiate per favorire una crescita sana e favorevole delle viti.
Ogni tenuta ha terroir unici caratterizzati da calcare, marna, argilla.
L’aria marina del Golfo influisce, regalando peculiarità uniche.
Salvatore ed Enrico si occupano in prima persona della gestione dei vigneti, affiancati da viticoltori di Serdiana che da sempre lavorano con la famiglia.
37 ettari di vigneti di cui 10 attorno alla cantina che sorge immersa nel verde.
Un posto speciale in cui cantina, viti e cielo si sposano.
Qui nascono i nostri vini. Tra i grandi tini in acciaio e quelli in cemento, la bottaia, la sala di imbottigliamento, tutti rigorosamente situati all’interno della stessa struttura ad un passo dai vigneti.
Dominano la produzione Audarya due etichette straordinarie: un Cannonau di Sardegna d’impronta tradizionale e un vino da uve Bovale in purezza, il Nuracada, vino che per la sua espressività olfattiva e gustativa è uno specchio fedele di un terroir vocato, con un microclima felice.