Qui alle Cinqueterre, tra le rocce e il mare, da secoli le strade dell’uomo e della natura si intrecciano, dando origine a uno spettacolo più unico che raro.
La nostra azienda, attualmente condotta da Elio Altare e Simone Bonanni, si espande per circa 1 ettaro e mezzo. Dai piccoli fazzoletti di terra, rubati al bosco, ricaviamo le nostre uve, risultato di un attento e meticoloso lavoro.
In vigna rifiutiamo diserbanti, insetticidi, o fertilizzanti diversi dal letame. Ogni singola pianta di Bosco e Albarola viene trattata in base alle sue caratteristiche e alle sue potenzialità.
In cantina le fermentazioni sono spontanee, ossia non vengono impiegati lieviti selezionati. Inoltre, i nostri vini non subiscono nessun tipo di manipolazione, non vengono filtrati né chiarificati. Grazie a tale scelta, rimangono integri in tutte le loro componenti, diventando massima espressione del territorio, delle varietà e dell’annata.
La nostra vigna più estesa che ha dato il nome all’azienda si chiama Campogrande, “o cianun” in dialetto ligure. Si trova nella parte più alta della collina di Serra, proprio dove la curva di livello dei terrazzamenti gira dalla strabiliante vista a mare sino a valle: questo singolare effetto geometrico trasmette alla vista una sua diversità rispetto alle altre vigne che sono molto piccole e sembrano precipitare verso il mare.
Era stato abbandonato e coperto di bosco prima della nuova coltivazione iniziata nel 2005.
La vigna vecchia di Serra appartiene a uno dei migliori territori delle Cinque Terre.
Le viti hanno più di trent’anni e sono arrangiate secondo la tradizione in pergola, in dialetto questo sistema si chiama “aütedo”.