La zona di produzione della Valpolicella Ripasso DOC copre l’intera fascia pedemontana della provincia di Verona estendendosi dal lago di Garda fino quasi al confine con la provincia di Vicenza. La zona è costituita da una serie di vallate e di colline che entrano nella pianura disegnando la forma di una mano e che hanno alcune caratteristiche comuni e proprie della Valpolicella dove il clima ed il suolo hanno un ruolo fondamentale.
La zona di produzione del Valpolicella Ripasso DOC fin dai tempi antichi è stata caratterizzata dalla coltivazione della vite. Il vino “ Retico” tanto declamato da scrittori e
storici romani è il più lontano antenato di tutti i vini della Valpolicella e quindi anche del Valpolicella Ripasso. La tecnica di ripassare il vino sulle vinacce deriva da un’antica consuetudine dei viticoltori della Valpolicella. Le prime tracce dell’utilizzo di questo particolare sistema proprio della Valpolicella si ritrovano in alcuni documenti risalenti al medioevo. Fu solo però nel 1873 che, all’esposizione universale di Vienna, quello che sarebbe diventato il “Valpolicella Ripasso”, ottenne i primi lusinghieri giudizi. Negli anni ’60 la pratica tradizionale alla base del “Valpolicella Ripasso” viene riconosciuta e regolamentata.
Dopo la vinificazione, il vino Valpolicella viene conservato per essere successivamente sottoposto alla pratica della rifermentazione per 10/15 giorni sulle vinacce residue di Amarone della Valpolicella e divenire così Valpolicella Ripasso. II tempo di
contatto fra vinacce e vino che deve essere breve per consentire il passaggio dei tannini presenti nei vinaccioli al vino e donare a quest’ultimo la caratteristica “secchezza”. Dopo la vinificazione il Valpolicella Ripasso viene lasciato affinare in botti di legno e successivamente in bottiglia per entrare in commercio non prima di 2 anni dalla vendemmia.
Valpolicella Ripasso DOC ha maggior struttura e longevità rispetto al “Valpolicella” base, una maggiore alcolicità, un’acidità più bassa e una maggior rotondità, un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche. E’ di colore rubino con riflessi granati, con un profumo, lievemente etereo e di frutta rossa, con note di vaniglia; il suo è sapore affinato, armonico, secco e vellutato. Per le sue caratteristiche di piacevolezza, può accompagnare primi piatti invernali, secondi piatti, salumi e formaggi di media stagionatura.