La Spoleto DOC Si estende intorno all’omonimo comune, a sud della zona di Montefalco. La superficie coperta dalla denominazione è di circa 23.600 ettari su di un territorio per la maggior parte pianeggiante, attraversato dal fiume “Clitunno” e da numerosi torrenti e affluenti.
Il vitigno della denominazione è il Trebbiano Spoletino, che compare da solo o come componente principale di tutti i vini DOC. Lo Spoleto Bianco DOC deve contenere almeno il 50% di Trebbiano Spoletino. Questa percentuale minima sale all’85% per i vini etichettati come Trebbiano Spoletino DOC, Spoleto Spumante (prodotto con il Metodo Classico o Charmat) e i vini passiti della denominazione passita. Lo Spoleto Superiore DOC deve essere ottenuto da Trebbiano Spoletino in purezza e affinare in bottiglia per almeno tre mesi prima della commercializzazione. I vigneti che si qualificano per la DOC non possono essere situati a più di 400 metri di altitudine.