La denominazione Salaparuta DOC comprende i vini rossi e bianchi proveninti dalle uve coltivate in una piccola area a 50 km a sud-ovest del capoluogo della regione, Palermo. La DOC Salaparuta è stata creata nel febbraio 2006, diventando così una delle DOC più recenti della Sicilia. La denominazione prende il suo nome da un comune incastonato tra le colline a est della provincia di Trapani, una zona rinomata per la qualità dei suoi oli e vini. L’antico borgo di Salaparuta fu distrutto nel 1968 da un violento terremoto che colpì l’intera Valle del Belice (in cui si trova il comune). La produzione di vino è un settore chiave per l’economia Siciliana e dà da vivere ad una larga parte della popolazione locale. Come in tutta la Sicilia, dove solo una piccola percentuale del vino è prodotta sotto denominazioni DOC, la maggior parte del vino prodotto attorno a Salaparuta viene messa sul mercato con denominazione IGT. Oltre al Salaparuta Rosso e al Salaparuta Bianco DOC, la denominazione comprende anche altre tipologie, tra cui nove vini varietali, prodotti da almeno l’85% della varietà dichiarata in etichetta. Nero d’Avola, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Nero sono i vini rossi prodotti in purezza, mentre i vini bianchi sono ottenuti da Inzolia, Catarratto, Grillo e Chardonnay. La tipologia rosso Novello parzialmente prodotto tramite macerazione carbonica, è più leggero in alcol (11% in volume) e soggetto ad meno restrizioni in termini di resa produttiva per ettaro. I vini rossi base della Salaparuta DOC si basano sul Nero d’Avola (almeno il 65%). Lo stesso vale per il Novello, che può contenere anche fino al 20% in Merlot, che dà ai vini struttura e profumi di frutta rossa. I vini Salaparuta Bianco DOC sono basati sul vitigno Catarratto per almeno il 60%, integrata da qualsiasi varietà bianca ammessa alla coltivazione per la regione Sicilia, ad eccezione del Trebbiano. I vini rossi della Salaparuta DOC possono portare la menzione riserva se sottoposti ad almeno due anni di affinamento prima della messa in commercio, dei quali almeno sei mesi devono essere in legno. Le viti utilizzate per produrre le uve per uesti vini devono avere anche più di quattro anni di età (un anno in più rispetto al rosso base).