Il Recioto della Valpolicella è un vino rosso dolce che si ricava per fermentazione delle uve passite dei vitigni tipici della Valpolicella, ossia la Corvina (45-95%), la Rondinella (5-30%) e il Corvinone (fino al 50% max in sostituzione della Corvina). Nell’uvaggio sono ammessi fino al 25% di vitigni a bacca nera, autorizzati per la provincia di Verona, di cui fino a un 15% generici non aromatici e max. 10% di autoctoni della Valpolicella con un massimo del 10% per ciascun singolo vitigno (di fatto il non più esplicitamente menzionato Molinara).
La zona di produzione del Recioto della Valpolicella DOCG è la stessa dell’Amarone e copre l’intera fascia pedemontana della provincia di Verona, dal lago di Garda fino quasi al confine con la provincia di Vicenza. In questa zona una serie di vallate e di colline entrano nella pianura disegnando la
“forma di una mano”, per cui si possono individuare alcune caratteristiche particolari dove il clima ed il suolo hanno un ruolo fondamentale. La protezione della
catena dei monti Lessini a Nord, la vicinanza del lago di Garda e l’esposizione a sud dei
terreni rendono il clima complessivamente mite e non troppo piovoso. All’interno della denominazione la sottozona “Classico” del Recioto della Valpolicella DOCG è quella più antica e comprende i comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant’Ambrogio, e San Pietro in Cariano. La sottozona Valpantena comprende invece l’omonima vallata che da Verona sale verso i Monti Lessini passando da Poiano, Quinto di Valpantena, Marzana e Grezzana (di fatto la parte più a est della denominazione).
L’appassimento, della durata di circa 3 mesi (è possibile vinificare a partire dal 1. Dicembre), veniva tradizionalmente condotto sui graticci utilizzati per la coltivazione del bacco da seta (detti arèle). Questa pratica è oggi totalmente in disuso, e le moderne cantine dispongono di locali idonei (fruttai), opportunamente ventilati (anche con ventilazione forzata) dove le uve riposano in basse cassette di plastica e sono al riparo dal rischio di umidità che porterebbe alla formazione di muffe.
Fermo restando il periodo di appassimento definito dal disciplinare, il tipo e la durata di affinamento non sono normati. In realtà tradizione vuole che si impieghino piccole botti di rovere e che la durata sia uguale o superiore a quella dell’Amarone, ossia minimo 3 anni.
Il Recioto della Valpolicella è presente in due tipologie, quella ferma e quella spumantizzata (praticamente una rarità). I vini ottenuti da uve passite atte a produrre il Recioto della Valpolicella DOCG possono infatti essere spumantizzate secondo i metodi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Il Recioto della Valpolicella è un vino passito di grande intensità, di colore rubino granato scuro, di grande corpo e struttura. Il tenore alcolico è solitamente elevato (benchè il disciplinare preveda un tenore alcolico minimo del 12% in volume) e la presenza di polialcoli e sostanze estrattive in grande quantità (in conseguenza dell’appassimento delle uve) lo rende un vino morbido e piacevole. I tannini sono solitamente di trama molto fitta, smussati dagli anni di affinamento in legno ed eleganti. Gli abbinamenti tradizionali del Recioto della Valpolicella DOCG sono la piccola pasticceria e le crostate di frutta rossa. L’intensità e la struttura del Recioto della Valpolicella DOCG gli rendono possibile uno dei più difficili abbinamenti di un vino, ossia col cioccolato. Interessante anche l’abbinamento con in formaggi a lunga stagionatura.