La zona di produzione della denominazione Gutturnio DOC è suddivisa in più comprensori in provincia di Piacenza, che comprendono totalmente il territorio collinare del comune di Ziano Piacentino e comprendono il territorio collinare parziale dei comuni di: Pianello Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Nibbiano, Agazzano, Piozzano, Gazzola, Vigolzone, Rivergaro, Ponte dell’Olio, Castell’Arquato, Carpaneto Piacentino, S.Giorgio Piacentino, Gropparello, Alseno, Lugagnano Val d’Arda e Vernasca. Le pendenze dei terreni vitati favoriscono la percolazione dell’acqua e la parziale disidratazione del suolo nel periodo di maturazione delle bacche, facilitando il deposito, negli acini, degli zuccheri e delle altre sostanze nobili della qualità. Le pendenze sono spesso ragguardevoli, per cui i costi di produzione risultano generalmente alti.
La denominazione prende il nome dal “Gutturnium“, il famoso vaso o boccale o coppa denominata riaffiorato, o meglio casualmente pescato, fra le sabbie limacciose del Po a Croce S. Spirito nel 1878, da un fortunato quanto ignaro pescatore. Il boccale d’argento originale riccamente lavorato, con manico, è tuttora conservato nel museo capitolino di Roma. Il Gutturnium può essere definito il primo taste-vin del mondo.
I vitigni Barbera e Bonarda fanno misurare indici di maturazione diversa soprattutto il funzione dell’esposizione e dell’altezza sul livello del mare. La frazione polifenolica delle uve e dei vini è funzione anche della tecnica colturale che prevede densità d’impianto medio-alte. Il vino Gutturnio delle zone più calde viene di norma presentato nelle versioni superiore o riserva grazie ad un maggior contenuto in alcool e della frazione polifenolica. Nelle zone più alte dove il contenuto in acidi è più elevato e la gradazione zuccherina delle uve è più contenute si ottengono vini base ideali per la rifermentazione per la produzione di Gutturnio frizzante.