La nascita del vitigno Freisa si colloca nella zona del Chierese e della Collina Torinese, con successiva diffusione fino ai confini con il Basso Monferrato. La zona storicamente più vocata alla coltivazione del Freisa è la Collina Torinese, una catena collinare a sud del Po che si estende da Moncalieri a Verrua Savoia, con un’altimetria variabile tra i 300 e gli oltre 550 metri s.l.m.
L’avvento della fillossera, sebbene tardivo, sulla Collina Torinese non risparmiò le viti di Freisa che dovettero quindi essere reimpiantate. In seguito al secondo conflitto mondiale e al successivo periodo di boom economico, nonchè la vicinanza con le zone industriali del capoluogo, furono la causadeterminante per la riduzione della viticoltura in questa zona. Solo dopo il 1973, anno dell’istituzione della Freisa di Chieri DOC ci fu un sostanziale ritorno alla coltivazione del vitigno ed il passaggio da piccole aziende produttrici per autoconsumo ad aziende vitivinicole.
I terreni della zona di coltivazione hanno un’altitudine non inferiore 180 metri s.l.m. e i vigneti devono essere composti dal vitigno Freisa minimo 90% e massimo 10% da altri vitigni a bacca nera, non aromatici, con un numero di ceppi non inferiore a 2.500 per ettaro. La forma di allevamento è quella della controspalliera e il sistema di potatura. La presa di spuma della tipologia frizzante va ottenuta mediante la rifermentazione degli zuccheri naturali residui del vino amabile o dolce, conservato mediante filtrazione ripetuta e/o refrigerazione.