Il Collio Goriziano comprende la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia, tra i fiumi Isonzo a est e Judrio a ovest, con a nord il confine di Stato. La zona è anche a ridosso del confine con la Slovenia mentre a sud è delimitata dalla pianura isontina. Il Collio così delimitato comprende circa 1.500 ettari di vigneto posti su una sequenza di colline lungo la direttrice est ovest, che presentano ampie superfici felicemente esposte al sole, ideali per una viticoltura di qualità. I vigneti si trovano a un’altitudine che varia da 60 a 270 metri sul livello del mare.
La coltivazione della vite nel Collio risale all’epoca Romana, ma prosegue anche periodo di dominazione dei Goti e dei Longobardi. All’epoca del patriarcato aquileiese il vino veniva riscosso quale tributo dagli amministratori. Nel ‘600 iniziano a delinearsi i nomi dei vini prodotti nel Collio, tra i quali si trovano la Ribolla e il Cividino tra i bianchi e il Refosco ed il Corvino tra i rossi. La viticoltura moderna arriva nel Collio nella seconda metà dell’800. A quest’epoca è già marcata la prevalenza dei vitigni a bacca bianca, tanto che nei primi anni del 1900 circa il 90% del vino prodotto in Collio era bianco e il resto rosso. Dopo la seconda guerra mondiale il Collio si trovò separato dal confine tra l’Italia e la Jugoslavia, dando origine a due disteinte zone vinicole, il Collio Italiano e il Brda nella parte slovena.
I vini bianchi del Collio hanno un colore giallo paglierino tenue, talvolta con riflessi verdognoli o con dorati più o meno intensi a seconda del vitigno e delle tecniche di vinificazione. I profumi sono fruttati, netti ed intensi, mentre al palato prevale una gradevole morbidezza, talvolta sostenuta da un lieve sentore di mandorla, tipiche del Tocai Friulano, vitigno dal quale originano. La produzione inizia con la cernita delle uve, sottoposte a pigiatura soffice e a fermentazione a temperatura controllata in assenza delle bucce, per mantenere ed esaltare i profumi caratteristici del vitigno. Per i vini destinati a prolungata maturazione la vinificazione prevede un breve periodo di contatto con le bucce, dando vita a vini con riflessi dorati più intensi e di maggior corpo.
I vini rossi del Collio presentano un colore rosso rubino brillante, al profumo si distinguono per la netta personalità e il finissimo aroma erbaceo. Al sapore presentano la rotonda corposità derivante da uve mature e da una settimana di fermentazione a contatto con le bucce. I vini da invecchiamento partono da un’attenta scelta delle uve e il tempo di fermentazione sulle bucce viene prolungato ancora di alcuni giorni. I vini più invecchiati manifestano sentori terziari più o meno complessi in funzione del tempo di permanenza nelle botti di legno.