La Cagliari DOC è stata creata nel 2011, unendo le precedenti denominazioni Malvasia di Cagliari DOC, Moscato di Cagliari DOC e Monica di Cagliari DOC, aggiungendo alle tipologie delle DOC di origine anche il vino varietale prodotto a partire dal Vermentino. Cagliari è da sempre una città che gioca un ruolo significativo nelle regioni DOC dell’isola, ma anche il capoluogo della provincia di Cagliari, trasformata nel 2005 nelle nuove province di Medio Campidano e Carbonia Iglesias, al loro volta confluite nella provincia Sud Sardegna nel 2018, mentre il territorio attorno al capoluogo veniva unito alla zona urbana, dando vita all’unità amministrativa della città metropolitana di Cagliari. La DOC Malvasia di Cagliari fu creata nel giugno 1972, un mese prima della Malvasia di Bosa DOC. Nonostante il nome Cagliari DOC, la zona coperta dalla denominazione si estende alla provincia di Oristano, che viene generalmente associata alla Vernaccia di Oristano DOC. Alla Cagliari DOC corrisponde quindi una zona di produzione molto vasta, che copre una parte sostanziale della metà meridionale della Sardegna.
Malvasia è un nome attribuito a diversi vitigni sia a bacca bianca che nera, localizzati in tutta Italia, ma anche in Francia (Malvoisie). Nel caso dei vini della Cagliari DOC, la Malvasia in questione è la Malvasia di Sardegna. Questi vini sono presenti sia con una tipologia secca, cui si aggiungono una dolce ed un vino liquoroso. Dopo un affinamento obbligatorio di nove mesi, il vino destinato alla tipologia riserva viene invecchiato in botte per un minimo di due anni, creando un vino dolce e intenso che si abbina perfettamente ai dessert, in particolare quelli al caffè o cioccolato fondente. La tipologia Monica di Cagliari si basa sul vitigno a bacca nera Monica, presente solamente in questa zona della Sardegna e in nessun’altra parte del mondo. Purtroppo, le alte rese consentite dal disciplinare rendono faticoso lo scoprire il vero potenziale di questa varietà. I vini liquorosi del Monica di Cagliari, prodotti anche in versione secca, raggiungono tipicamente un titolo alcolometrico tra il 17,5% (minimo legale) e il 20% in volume. Dopo il periodo di invecchiamento obbligatorio di nove mesi, il vino destinato alle tipologie riserva viene invecchiato in botte per un minimo richiesto di due anni, creando un vino dolce e intenso che si abbina perfettamente ai dessert, in particolare quelli al caffè o cioccolato fondente. Il Moscato di Cagliari è ottenuto dalla varietà di uva Moscato Bianco, presente anche in tutta la Francia meridionale, dove prende il nome di Muscat Blanc a Petit Grains. Come per molti vini sardi, esiste anche la versione fortificata del Moscato di Cagliari, identificata dalla menzione “liquoroso” posta sull’etichetta. Questi vini, che raggiungono in genere una gradazione alcolica compresa tra il 17,5% (il minimo legale) e il 20% in volume, sono vini intensamente dolci e saporiti che si abbinano al meglio con i dessert, in particolare quelli agli agrumi e alla frutta. I vini Moscato di Cagliari per ottenere la menzione riserva devono essere stati affinati per nove mesi, e poi invecchiati in botti di legno per almeno due anni. L’origine della diffusione del Vermentino in Sardegna sembra provenire dalla Liguria, anche se nella Francia sud-orientale (in particolare in Provenza e nel Languedoc ) è stata conosciuta come Rolle per molti secoli. È anche molto presente in Corsica, subito a nord della Sardegna. Il Vermentino presente in Sardegna, quindi, potrebbe provenire altrettanto facilmente dal sud della Francia come dall’Italia continentale.Indipendentemente dalle sue origini, oggi il Vermentino è uno dei vitigni Sardi di maggior successo, ed è diffuso anche nella parte meridionale dell’isola, nella zona coperta dalla Cagliari DOC.