Il Brunello di Montalcino è un’icona dell’enologia Italiana, un vino giustamente famoso ed apprezzato in tutto il mondo. La zona di produzione del Brunello di Montalcino è limitata al solo comune di Montalcino, in provincia di Siena, cosa che contribuisce, vista la limitata superficie vitata a disposizione, a renderlo un vino molto ricercato a livello mondiale.
1) Cenni Storici della denominazione Brunello di Montalcino DOCG
L’origine di questo vino si aggira attorno alla metà del 1800, quando Ferruccio Santi iniziò a vinificare una tipologia di uva Sangiovese, conosciuta anche con il nome di Brunello, a causa del caratteristico colore scuro.
Inizialmente, questo vino veniva apprezzato solo in modo territoriale e prodotto quindi in quantità limitate, è solo dopo la Seconda Guerra Mondiale che si stabilirono quelle che oggi sono le regole di produzione del Brunello di Montalcino, andando così ad aumentare la fama del vino.
Nel 1966, a questo vino viene conferita la denominazione DOC, mentre, nel 1980, è stato riconosciuto come vino DOCG.
2) Area di Produzione della denominazione Brunello di Montalcino DOCG
Il Brunello di Montalcino è uno dei vini rossi che viene prodotto esclusivamente nel Comune di Montalcino, in provincia di Siena, dal quale riprende il nome e le uve utilizzate per la produzione di questo vino sono di qualità 100% Sangiovese.
Il clima presente nelle zone dove vengono coltivati i vitigni di Sangiovese, è mediterraneo e al tempo stesso asciutto, ma, data la vicinanza con ben tre fiumi, il mare e gli Appennini Centrali, può verificarsi anche un clima di tipo continentale, caratterizzato da alte escursioni termiche. In primavera e autunno, sono molto frequenti le piogge, mentre in inverno è possibile che si verifichino delle nevicate, se ci si trova oltre i 400 metri.
3) Caratteristiche Organolettiche Brunello di Montalcino DOCG
Il Brunello di Montalcino, all’aspetto di presenta di un bel rosso rubino e se lasciato invecchiare, tenderà al granato.
Il profumo è caratteristico: intenso e persistente. Richiama i sentori fruttati, ma anche note a base di vaniglia, legno aromatico, sottobosco e spezie. All’assaggio, il vino si presenta caldo ma asciutto, un po’ tannico e dal gusto armonico e persistente.
Questo vino è ottimo come accompagnamento a carni rosse e selvaggina, soprattutto se unite con dei funghi o tartufi. Valido accompagnatore anche per i formaggi.
Il Brunello è un vino che va servito in bicchieri ampi e ad una temperatura che va dai 18°C ai 20°C, così da godere a pieno del suo aroma.
4) Disciplinare della denominazione Brunello di Montalcino DOCG
Secondo il Disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino, i vigneti devono corrispondere a determinati requisiti.
Il tasso alcolico del Brunello è di 12% vol. ma, se nell’etichetta che si andrà poi ad apporre sulla bottiglia, si vuole specificare la vigna di produzione, questo tasso salirà al 12,50%.
Il Brunello deve essere lasciato ad affinare per almeno due anni, prima chiuso in botti di rovere e poi in bottiglia per almeno quattro mesi.
Partendo dall’anno della vendemmia, questo vino può essere consumato solo una volta trascorsi 5 anni.
Il Brunello può essere anche qualificato come Riserva, se consumato una volta trascorsi 6 anni dall’anno di vendemmia.
Affinché la denominazione DOCG sia valida, il vino deve essere sottoposto ad analisi di tipo chimico-fisiche ed organolettiche.
Tutto il processo di produzione del vino, partendo dalla vinificazione dell’uva, fino all’imbottigliamento, deve essere effettuato solo nella zona di produzione.