Il Bianco di Pitigliano è un vino Doc che si ottiene con uve Trebbiano Toscano, Malvasia bianca toscana e/o Greco e/o Verdello e dai vitigni Grechetto, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco, Riesling italico ed eventualmente da altri vitigni locali a bacca bianca . Il colore è un giallo paglierino con riflessi verdolini. Per quanto riguarda le note gustative, presenta un profumo delicato, fresco e pulito; un sapore armonico, morbido ed asciutto con piacevole retrogusto. La temperatura di servizio oscilla tra i 9° e gli 11°C. Per quanto concerne l’accompagnamento, è adatto per antipasti, minestre, risotti con sughi leggeri, pesce, crostacei, carni bianche e tutti i formaggi con pasta molle.
1) Cenni Storici della denominazione Bianco di Pitigliano DOC
Il vino bianco di Pitigliano DOC proviene dalla Toscana, più precisamente dalla Maremma. I disciplinari della denominazione DOC prevede che il vino abbia delle caratteristiche particolari per la composizione, per i vitigni impiegati, per come viene vinificato e per le peculiarità specifiche del vino.
In questa zona della Toscana, la vite viene coltivata già dagli etruschi e dai greci, passando per i romani che hanno migliorato la tecnica di vinificazione che non vennero mai modificate fino al Medioevo.
Durante i secoli, si è mantenuta questa tradizione tanto da far apprezzare questo vino anche da chi si trovava a passare per traffici o azioni di tipo bellico.
La coltivazione sulle colline ventilate dai venti provenienti dal mare e la conservazione in grotte di tufo, grazie anche alle fantastiche proprietà dei terreni ricchissimi di potassio, hanno contribuito a rendere il Bianco di Pitigliano un vino con caratteristiche organolettiche fantastiche.
Da alcuni anni, inoltre, viene prodotto un Bianco di Pitigliano secondo le modalità di vinificazione previste dall’ebraismo, che vanta in zona una presenza ormai millenaria.
2) Area di Produzione della denominazione Bianco di Pitigliano DOC
L’area di produzione del Bianco di Pitigliano è quella concernente le colline a sud della regione Toscana, in una parte di territorio abbastanza ventilato, ma comunque protetto dai venti freddi provenienti da Nord. Il territorio in cui vengono prodotte le uve per il Bianco di Pitigliano DOC sono luminosi e favorevoli alla buona crescita delle vigne.
Questo fantastico vino, più precisamente, viene prodotto nella provincia di Grosseto e comprende i comuni di Pitigliano, Sorano, Scansano e Manciano. Per quanto riguarda il territorio di Scansano va fatta eccezione per la parte occidentale del comune, in corrispondenza dei torrenti Trasubbie e Maiano e l’altrettanta parte occidentale del comune di Manciano, rispettivamente posta all’estremità del comune stesso, nei pressi del fiume Albegna.
Quindi, per maggiore precisione, si può dire che la zona di produzione del Bianco di Pitigliano DOC comprende una striscia di terreni che va dal lago di Bolsena fino ad arrivare a Pitigliano.
3) Tipologie di Vino della denominazione Bianco di Pitigliano DOC
-
Bianco di Pitigliano
Versione: SeccoTasso Alcolometrico: 11%Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, delicato e sapore asciutto, fresco, talvolta vivace, con fondo leggermente amarognolo, di medio corpo.
Composizione:
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
>< 0-60% -
Greco, Malvasia bianca lunga, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco, Riesling Italico
Da soli o congiuntamente
-
=< 15%
Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
Bianco di Pitigliano Superiore
Versione: SeccoTasso Alcolometrico: 12%Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, delicato e sapore asciutto, fresco, vivace, con fondo leggermente amarognolo, di medio corpo, morbido.
Composizione:
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
>< 0-60% -
Greco, Malvasia bianca lunga, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco, Riesling Italico
Da soli o congiuntamente
-
=< 15%
Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
Bianco di Pitigliano Spumante
Tasso Alcolometrico: 11,50%Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino con riflessi verdolini, odore delicato e sapore da dosaggio zero a dry, vivace, acidulo, con fondo leggermente amarognolo.
Composizione:
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
>< 0-60% -
Greco, Malvasia bianca lunga, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco, Riesling Italico
Da soli o congiuntamente
-
=< 15%
Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
Bianco di Pitigliano Vin Santo
Tasso Alcolometrico: 16%Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino, all’ambrato, al bruno, odore etereo, caldo, caratteristico e sapore da secco a dolce, armonico, vellutato, con più pronunciata rotondità per il tipo amabile.
Composizione:
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
-
>< 0-60% -
Greco, Malvasia bianca lunga, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco, Riesling Italico
Da soli o congiuntamente
-
=< 15%
Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
-
>< 40-100% -
Trebbiano Toscano
4) Caratteristiche Organolettiche Bianco di Pitigliano DOC
Il Bianco di Pitigliano DOC ha delle caratteristiche organolettiche specifiche, ovvero il classico colore giallo paglierino abbastanza intenso, un odore molto delicato, caldo, leggero. All’assaggio, invece, questo vino ha un sapore asciutto, molto fresco con un retrogusto leggermente amarognolo di corpo medio.
La gradazione alcolica di questo vino è di circa 11%.
5) Abbinamenti Culinari della denominazione Bianco di Pitigliano DOC
Pietanze a base di pesce e piatti tipici toscani: la panzanella, l’acquacotta, il marzolino, la minestra di riso e lo sformato di carciofi.
6) Disciplinare della denominazione Bianco di Pitigliano DOC
Il disciplinare di questo vino è stato approvato nel 1996 e l’ultima modifica risale al 2011.
Questo documento disciplina che il Bianco di Pitigliano, per avere la denominazione DOC, deve essere prodotto da uve che provengono da vigneti con una specifica composizione ampelografica, ovvero: Trebbiano toscano dal 40% al 100%; Greco, Malvasia bianca lunga, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco e Riesling italico da 0 a 60%, presenti in modo unico o insieme.
Possono essere anche impiegate altre uve a bacca piena che provengono da vitigni idonei alla coltivazione per la regione Toscana, fino ad un massimo del 15%, ovvero quelli che sono stati iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino.
Questo documento, inoltre, norma la zona di produzione dei vigneti e anche le regole da seguire per la viticoltura, tenendo cura che si rispetti l’impatto ambientale del territorio, che gli impianti siano quelli solitamente usati che non modifichino le caratteristiche di uva e vini, che non è possibile praticare nessun tipo di forzatura, ma che è possibile effettuare un’irrigazione di soccorso. Il massimo della resa prevista per produrre questo vino non deve superare 11 tonnellate per ettaro.
Inoltre viene anche disciplinato che la vinificazione e l’appassimento devono effettuarsi esclusivamente nei territori dei comuni di Pitigliano, Sorano, Manciano e Scansano.
Infine si dichiara che la resa massimo di uva in vino non deve superare il 70%; qualora superi un margine massimo del 75% decade il diritto alla denominazione di origine controllata per l’intero prodotto.
Infine, le caratteristiche organolettiche del Bianco di Pitigliano non possono essere differenti di quelle sopra descritte.