Barbera d’Alba DOC

1) Cenni Storici della denominazione Barbera d’Alba DOC

Sul vino Barbera non si hanno molte notizie sull’origine storica, nei documenti si parla infatti di questi vigneti soltanto a partire dal 1514. Si può affermare con precisione però che il vigneto è nato nelle Langhe, ovvero in quelle lingue di terra che assumono colorazioni differenti in base al cambiare delle stagioni. Tali porzioni di terreno hanno avuto origine oltre 70 milioni di anni fa e le caratteristiche che lo contraddistinguono sono soprattutto la marna tufacea bianca.
Nel 1685, il conte Francesco Cotti decise di far venire da Asti dei tralci di Barbera per poterne ricavare delle piante nuove e piantarle poi nel suo vigneto a Neive. Appare chiaro quindi che ancora verso la fine del ‘600, il vitigno Barbera non aveva ancora trovato la sua collocazione nelle terre di Alba.
Nel 1700 vi fu però un’importante svolta, l’uva in questione riuscì ad espandersi velocemente soprattutto in alcuni principali paesi come Novarese, Monferrato, Astesana, Tortonese, Alessandrino e Vercellese mentre verso il 1860, inizierà a diffondersi anche nei territorio della Langa.
Inizialmente il vino Barbera veniva considerato piuttosto rustico, ma con il passare del tempo questa bevanda è riuscita ad ottenere una sempre più ampia stima del pubblico soprattutto per la sua grande capacità di offrire ottimi vini resistenti nonostante il passare del tempo.
Nel 1798 finalmente tra l’elenco dei vitigni piemontesi realizzato dal conte Nuvolone Pergamo, compare per la prima volta il nome del vino Barbera.
Il vero motivo per il quale però il Barbera è riuscito a diffondersi è dovuto al reimpianto dei vigneti americani a causa della filossera, il vitigno infatti, si dimostrò piuttosto resistente ed alta produttività.

Il riconoscimento di denominazione di origine controllata è avvenuto solamente in data 27 maggio 1970.

2) Area di Produzione della denominazione Barbera d’Alba DOC

Il vino Barbera d’Alba DOC è ad oggi il vitigno più diffuso a bacca nera dell’intera regione piemontese. Il territorio, su cui la produzione si estende è di circa 50.000 ettari, risulta essere adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne e comprende oltre 40 paesi situati in provincia di Cuneo e parte di altri 13 comuni sempre appartenenti all’omonima provincia.
In un anno vengono prodotte più di 8.500 bottiglie di vino Barbera d’Alba DOC.

La Zona di Produzione del Vino DOC Barbera d’Alba è localizzata in:

  • provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Alba, Albaretto della Torre, Barbaresco, Barolo, Borgomale, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Corneliano d’Alba, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montelupo Albese, Monticello d’Alba, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Priocca, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, S. Vittoria d’Alba, S. Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba e, in parte, il territorio dei comuni di Baldissero d’Alba, Bra, Cortemilia, Cherasco, La Morra, Monchiero, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Narzole, Pocapaglia, S. Stefano Roero e Sommariva Perno.

3) Tipologie di Vino della denominazione Barbera d’Alba DOC

  1. Barbera d'Alba 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore fruttato e caratteristico e sapore asciutto, sapido, armonico.
    Abbinamenti: Bagna cauda, Minestre, Panissa, Bolliti, Formaggi semiduri, Gorgonzola.

    Composizione:

  2. Barbera d'Alba Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino, odore fruttato e caratteristico con eventuali sentori di legno e sapore asciutto, sapido, armonico.
    Abbinamenti: Bagna cauda, Minestre, Panissa, Bolliti, Formaggi semiduri, Gorgonzola.

    Composizione:

4) Caratteristiche Organolettiche Barbera d’Alba DOC

Il vitigno Barbera d’Alba DOC presenta un particolare colore rosso intenso, tendenze al rubino. Al palato il vino emana un sapore piuttosto floreale che tende a ricordare principalmente la confettura di frutti rossi, la fragola, la ciliegia e la mora ma anche è speziato con un chiaro richiamo alla vaniglia, alla cannella e al pepe verde. Per questi motivi può essere considerata a tutti gli effetti una bevanda alcolica piacevole e semplice da bere.
Il gusto corposo e pieno del vino Barbera d’Alba DOC, sono completamente in grado di ridurre l’acidità prodotto dal vitigno.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Barbera d’Alba DOC

Antipasti caldi piemontesi, agnolotti di carne, carni lesse e bollite, formaggi delle Langhe di media stagionatura, come robiole e raschera.

6) Disciplinare della denominazione Barbera d’Alba DOC

Il disciplinare del vino Barbera d’Alba DOC prevede che questa bevanda alcolica venga prodotta tenendo conto delle tradizioni della zona e che non vengono pregiudicate le caratteristiche proprie dell’uva.
Il tipo di terreno nel quale il vitigno deve essere coltivato deve rispondere a determinati requisiti e la giacitura può essere soltanto collinare ma non può superare i 650 metri di altitudine sul livello del mare. Vanno completamente esclusivi i terreni umidi, situati a fondovalle e poco soleggiati.
Le forme di allevamento utilizzate sono per lo più tradizionali e sono vietate ogni pratica di forzatura; è concessa solamente l’irrigazione di soccorso.
Per quanto riguarda il confezionamento, il vino Barbera d’Alba DOC, deve essere commercializzato soltanto in bottiglie di vetro con una capacità non inferiore ai 18.7 cl.
Il vino Barbera d’Alba DOC può essere composto soltanto da uve provenienti dai vitigni Barbera per una percentuale minima dell’85% fino ad arrivare al 100% e dal Nebbiolo da 0 a 15% per eliminare, per quanto possibile, il sapore troppo acido dell’uva.

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