L’Albese, zona nella quale si colloca la denominazione Alba DOC, indica un’area ben precisa, composta dalle Langhe e dal Roero, la prima alla destra e la seconda alla sinistra del fiume Tanaro. La città di Alba ne è considerata capitale.
I terreni del Roero, alla sinistra del Tanaro, sono caratterizzati per la loro tessitura sabbiosa o sabbioso-limosa, mentre le Langhe, alla destra del Tanaro, hanno terreni caratterizzati da una maggiore quantità di limo e di argilla. Per questo motivo i vini di questa denominazione possono presentare caratteristiche anche molto differenti a seconda del terreno, della giacitura e della esposizione del vigneto, dell’altimetria e della tecnica colturale.
L’Alba DOC è una tipologia di vino che unisce i due vitigni maggiormente coltivati nella sua zona di origine: il Nebbiolo e la Barbera. Il prodotto dell’assemblaggio sapiente operato dai viticoltori in funzione del vigneto di provenienza e dell’obiettivo enologico che si intende perseguire è un vino che rispecchia la tipicità territorio e della tradizione.
1) Cenni Storici della denominazione Alba DOC
Già all’inizio del secolo scorso i vinificatori del Barolo e del Barbaresco sentirono l’esigenza di riunirsi per tutelare le loro produzioni: nel 1908 chiesero la creazione di un “certificato di origine” rilasciato da un’associazione che operasse sotto il controllo dell’amministrazione provinciale e del sindacato vinicolo piemontese. Solo nel 1924, però il Parlamento italiano promulgò la legge sui vini tipici e stabilì che le loro caratteristiche dovevano essere costanti e definite dagli statuti consortili. Iniziarono così i lavori di preparazione per la costituzione del Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco, fondato ufficialmente nel 1934 con il compito di definire il contesto produttivo (la zona di origine, le uve e le caratteristiche del vino), vigilare contro frodi, adulterazioni e sleale concorrenza, promuovere la conoscenza dei vini, oltre a difenderne nome e qualità nelle sedi più opportune.
Dopo la pausa dettata dagli eventi bellici, il Consorzio venne ricostituito nel 1947. Nel 1963 fu emanata la legge 930, che sanciva la nascita delle denominazioni di origine e definiva l’esatto ruolo dei Consorzi. Da subito il Consorzio albese si adoperò per il riconoscimento alla Doc per Barolo e Barbaresco, che avvenne nel 1966, e in seguito per quello alla Docg, accordato nel 1980.
Nel 1984 il Ministero dell’Agricoltura e Foreste affidò ufficialmente al Consorzio l’incarico di vigilanza sulla produzione dei due rossi d’eccellenza. Nel 1994, a seguito dell’emanazione della nuova legge sulle denominazioni di origine dei vini, la n.164 del 1992, l’antico ente di tutela fu trasformato nell’attuale Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, allargando le sue competenze a tutte le denominazioni prodotte esclusivamente nelle Langhe e nel Roero.
Oggi, quindi, l’ente si configura come un Consorzio di territorio e non solo di denominazione. La tutela esercitata sui vini di Langa e Roero si è perfezionata tra il 2007 e il 2009, quando il Ministero ha attribuito al Consorzio l’incarico di svolgere il Piano Controlli su tutte le Docg e le Doc di sua competenza. In questo modo non più solo Barolo e Barbaresco, ma anche Dogliani, Roero, Roero Arneis, Barbera d’Alba, Dolcetto (nelle sue varie tipologie), Langhe, Nebbiolo d’Alba e Verduno Pelaverga sono perfettamente garantiti sotto il profilo della tracciabilità.
L’Unione Europea non riconosce però la “terzietà” della struttura consortile e quindi ogni tre anni i produttori devono affidare ad un Ente di Certificazione l’azione di controllo da loro stessi pagata secondo tabelle Ministeriali.
Il Vino DOC Alba ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 2 agosto 2010.
2) Area di Produzione della denominazione Alba DOC
L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Alba si estende nel territorio delle langhe, termine che secondo alcuni studiosi deriverebbe da “Langues” che non sono altro che delle lingue di terra che si estendono in un vivace gioco di profili. Il territorio, adeguatamente ventilato e luminoso, è favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Alba è localizzata in:
- provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Barolo, Camo, Canale, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Cigliè, Corneliano d’Alba, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Dogliani, Grinzane Cavour, La Morra, Mango, Monchiero, Monforte d’Alba, Montelupo Albese, Monticello d’Alba, Neviglie, Piobesi d’Alba, Priocca, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, e Vezza d’Alba e, in parte, il territorio dei comuni di Alba, Barbaresco, Baldissero d’Alba, Bastia Mondovì, Bra, Castagnito, Cherasco, Clavesana, Farigliano, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Narzole, Neive, Novello, Pocapaglia, Santo Stefano Roero e Sommariva Perno.
4) Abbinamenti Culinari della denominazione Alba DOC
Agnolotti al ragù, carni rosse lesse e bollite, arrosto di vitello o di agnello, lonza di maiale arrosto, stracotti, umidi di manzo e gli stufati.