I paesaggi suggestivi della strada del vino Colli del Trasimeno sono caratterizzati da dolci declivi che accolgono i borghi medievali che si posano sulle colline come macchie di colore. Queste vedute furono di ispirazione per pittori del calibro del Perugino, che qui è celebrato anche in una tipologia di vino.
Sulla strada del vino Colli del Trasimeno si incontrano roccaforti medievali che fanno da scenario all’esperienza enogastronomica del luogo e accompagnano in un percorso costellato da boschi e vallate in cui il tempo sembra essere sospeso. Si è nel cuore del parco regionale del Lago Trasimeno, territorio incantevole collocato nella parte settentrionale dell’Umbria, ovvero al confine con la Toscana e ad un passo dal Lazio.
Natura e storia
Il lago Trasimeno, quarto lago d’Italia per estensione, fa da cornice alla Strada del Vino, sebbene esso non sia un ornamento secondario: qui si trova una fauna selvatica particolarissima, contraddistinta da una importante varietà di uccelli, quali cormorani, nibbi, anatre selvatiche e martin pescatore.
Il lago Trasimeno attira queste specie selvatiche perché è poco profondo – non supera i sei metri nel punto più basso – e dunque crea un ambiente umido e favorevole alla presenza della fauna selvatica, ma è, al contempo, un fragile ecosistema dato il lentissimo ricambio d’acqua.
Sin dall’epoca Romana si tentò di ovviare questo problema e ne è testimonianza la galleria di epoca antica in zona San Savino. Il problema non si risolse sino alla fine del 1800, quando venne costruito l’emissario che ancora oggi è attivo. Gli interventi più significativi, e che in parte risolsero il problema, vennero effettuati nel 1960, quando il bacino idrico fu ampliato per favorire una maggiore circolazione d’acqua e, quindi, una migliore ossigenazione per i bioti.
Il Trasimeno è da sempre oggetto di attenzione per tentare di preservare il fragile equilibrio naturale dove convivono specie selvatiche e rare e la cui bellezza delle adiacenti colline ha ispirato molti artisti in epoca rinascimentale. È stato proprio un particolare della tela del Perugino, raffigurante un particolare dei declivi umbri, ad essere il logo del consorzio dei viticoltori dei Colli del Trasimeno, nato nel 1997.
Il consorzio oggi comprende 12 cantine che producono vini come il sangiovese, il merlot, il cabernet sauvignon, il ciliegiolo ed il gamay. Vi è un solo bianco che nasce da queste colline: il grechetto.
L’itinerario, tra paesaggi ed enogastronomia
L’itinerario si snoda tra paesaggi da togliere il fiato e borghi dalla caratteristica bellezza medievale, costruiti in solida pietra e i cui vicoli sono abbelliti da sgargianti fiori che contrastano l’austerità della roccia. La strada del vino Colli del Trasimeno attraversa Tuoro, Castiglione del Lago, Perugia, Paciano, Umbertide, Panicale, Piegaro, Corciano, Magione, Città delle Pieve e Passignano.
Un grande vantaggio di questa strada del vino è che il tour può essere organizzato secondo varie modalità, diverse per spirito ed energia da impiegare e, naturalmente, a seconda del tempo a disposizione. In una giornata è certamente possibile fare un giro veloce tra i borghi, sostando in una delle cantine che si trovano sulla strada.
Basti pensare che se il viaggio inizia e finisce a Tuoro, il tour dura circa due ore e mezzo senza effettuare soste e percorrendo 121 chilometri. Con un intero week end a disposizione, invece, le tempistiche saranno più rilassate e il percorso può essere fatto in bici, a cavallo oppure con il trekking, attraversando le meraviglie naturalistiche del luogo.
L’aspetto sportivo non è secondario in questi luoghi: il Trasimeno offre la possibilità di partecipare a moltissimi corsi, dalla vela al sup, permettendo di raggiungere così anche le isole: Isola Minore, Maggiore e Polvese.
Addentrandosi nell’avventura per i borghi medievali e le loro cantine, sono sette i percorsi suggeriti per la strada del vino colli del Trasimeno; qualsiasi tragitto si desidera scegliere, esso avrà delle sue peculiarità, coinvolgendo territori ricchi di storia, accoglienti e con cantine che offrono una qualità enogastronomica unica.
Si può, ad esempio, partire proprio da Tuoro, un borgo il cui territorio è intriso di storia, in quanto fu coinvolto nella battaglia del Trasimeno, quando Annibale sbaragliò le truppe romane. Non sorprende, d’altronde, che Tuoro fu ampiamente conteso, trovandosi al confine con l’altrettanto ricca e potente Toscana. In questo piccolo borgo, i vigneti si estendono tra i dieci ed i trenta ettari, producendo uno dei vini più emblematici dell’Umbria, il Grappolo Rosso, il cui assaggio dovrebbe essere d’obbligo.
Proseguendo attraverso i paesaggi dell’Umbria, si può percorrere l’itinerario che segue le orme del Perugino, il pittore che meglio raffigurò i declivi e la natura di questo luogo quasi fatato.
Si attraverseranno, quindi, i borghi di Città della Pieve e di Piegaro e sarà una delizia, non solo per il palato, ma anche per gli occhi, godere della vista panoramica sulla valle del Nestore che regala il borgo di Piegaro.
Sia Città della Pieve che Piegaro hanno una storia che pone le sue radici ai tempi degli etruschi e dei romani, i quali avevano certamente compreso le potenzialità del territorio in termini di resa agricola. In questi panorami, i vitigni si estendono per oltre 300 ettari e si comprende facilmente perché il Perugino abbia scelto proprio queste vedute per i suoi capolavori.
Nelle aziende agricole presenti sul percorso si potrà fare l’esperienza di un assaggio al Trasimeno Gamay, anche conosciuto come Perugino Gamay, un rosso esclusivo di queste cantine, il cui sapore è valorizzato dalla coltivazione dei vigneti su un suolo argilloso e ricco in sali minerali. Per onorare il celebre pittore umbro, di cui il vino prende il nome, sarà immancabile anche una visita a Corciano – borgo dominato da una cinta muraria possente e coronato da un castello del tredicesimo secolo – dove, nella Chiesa della Madonna della Mercede sono custoditi ben due capolavori del Perugino.
Un altro percorso per la strada dei vini dei colli del Trasimeno, è quello che comprende Magione. Qui si alterneranno calici di vino, come il Merlot e il Sangiovese, con vedute di roccaforti ed immense pianure, essendo il borgo che si affaccia su Pian di Carpine, una volta ricoperto di carpini, da cui prende il nome.
Magione è una vera e propria cittadella difensiva, ma il suo aspetto attuale si deve ai Cavalieri di Malta che la convertirono da ostello per i pellegrini diretti a Roma, a complesso militare difensivo. È proprio al castello di Magione che si potrà sostare per una degustazione dei vini delle cantine, lasciandovi avvolgere da un’esperienza che comprenderà natura, storia e gusto attraverso gli aromi di un cabernet sauvignon o del grechetto.
Dalla roccaforte di Magione, inoltrandosi ancora verso i promontori dei colli, si troverà Castiglione del Lago che, ai tempi degli etruschi e dei romani, era un’isola. Qui, prima di procedere alle degustazioni, ci si potrà concedere una sosta sulle isole del Trasimeno, che fanno parte del comune del borgo.
Attraverso poi l’impronta tipicamente medievale della rocca su cui sorge Castiglione del Lago, si può passeggiare nei suoi vicoli con un calice di Montelungo DOP e unire all’esperienza del vino anche quella dell’olio d’oliva, spesso prodotto nelle stesse aziende vinicole. Non è da escludere di unire l’esperienza enologica con quella dell’ulivo, caratteristica di queste zone e che si accompagna sempre con cibo prelibato.
Intrapreso questo viaggio attraverso la storia medievale del Trasimeno, non è possibile mancare Panicale, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Da qui si gode una vista strepitosa: Panicale è una vera propria terrazza che da un lato si affaccia sul Lago Trasimeno e dall’altro lato sul fiume Nestore, regalando attimi di totale immersione in una realtà fuori dal tempo.
L’impianto del borgo segue una struttura tipicamente trecentesca, con tre piazze principali disposte su tre livelli differenti. Qui la prelibatezza dei prodotti del territorio è all’altezza della bellezza del borgo stesso, dove vi sono circa trenta ettari di terreno coltivato sia a vigneto che ad ulivo. Alcune cantine sono inserite in un contesto davvero particolare, ovvero in antichi insediamenti trecenteschi che fanno da cornice alla degustazione dei prodotti locali.
Il percorso continua attraverso Passignano, Corciano, Paciano, Umbertide e la ben più conosciuta Perugia. Passignano è, come Tuoro, testimone della vittoria di Annibale sui Romani, mentre Umbertide fu fondata nel VI secolo a.C. e domina l’alta valle del Tevere. Da questo borgo si può ammirare un bosco di faggi e castagni e i percorsi attraverso le vigne si snodano tra i Castelli di Civitella Ranieri; gli appassionati d’arte potranno sostare nel centro della città, dove sono custoditi capolavori di Signorelli e Pomarancio.
Una passeggiata naturalistica e archeologica sarà uno dei programmi per visitare Paciano, il borgo fortificato di Perugia, circondato da un parco archeologico che custodisce le testimonianze e i segreti di questa cittadella.
Iniziative de la strada del vino Colli del Trasimeno
Tra acqua e colli, questo viaggio riesce a soddisfare i gusti di tutti ed è raccomandata come tappa in un viaggio che attraversa l’Italia centrale. I borghi della Strada del Vino Colli del Trasimeno sono realtà vive e accoglienti, che non fanno mai mancare ai visitatori l’intrattenimento che ben accompagna questo tipo di gite.
Nel corso dell’anno si organizzano sagre ed eventi culturali con cui arricchire la propria esperienza di viaggio. Inoltre, chi decide di trascorrere in questi luoghi un po’ più di tempo, potrà alloggiare proprio nelle aziende vinicole che offrono spazi di accoglienza: sul territorio ve ne sono molte, da Panicale a Castiglione del Lago. Un’esperienza sicuramente unica, sarà quella di alloggiare presso antichi conventi, oggi convertiti in cantine, o castelli dove un tempo i nobili della città trovavano riparo. Sarà un soggiorno all’insegna del relax, del gusto e della straordinaria pace che la bellezza di questi luoghi sa regalare.