I vini italiani pregiati sono caratterizzati da profumi esaltati nel tempo dati da una ottimale acidità fissa e da medio tenore zuccherino. La presenza di acidi nel vino gli conferisce la freschezza al palato e un’ottima conservazione, per cui un vino longevo e adatto all’invecchiamento deve avere un’ottimale acidità fissa.
A costituire l’acidità fissa sono l’acido tartarico, l’acido malico e l’acido lattico. Per quanto riguarda il tenore zuccherino, facciamo riferimento alle componenti che influenzano quanto un vino verrà percepito dolce. L’uva viene considerata matura quando la sua concentrazione di zuccheri risulta equilibrata e quindi ottimale. Queste due caratteristiche sono quelle che determinano la qualità del vino che viene prodotto.
Ma quali sono le origini di questa bevanda?
Dagli Etruschi fino al giorno d’oggi
L’introduzione del vino nel nostro Paese si deve agli Etruschi, poiché furono i primi abitanti delle nostre terre e i primi viticoltori in Italia. La ricchezza del territorio era dovuta alla presenza di importanti risorse minerarie, sfruttate a partire dall’Età del Bronzo, precisamente nel XII secolo a.C.
Il territorio della provincia di Livorno era suddiviso in tre città: Pisa, Volterra e Populonia. Gli etruschi seppero bonificare paludi ed usarle per scopi agricoli. Questa popolazione svolse un ruolo chiave nella diffusione della cultura del vino nel mondo occidentale, introducendone gli aspetti culturali, come il simbolismo religioso e il consumo rituale.
Le prime viti ad essere coltivate erano varietà selvatiche. Il tipo di allevamento utilizzato viene definito a vite maritata, ovvero un procedimento che prevedeva l’utilizzo di alberi vivi come tutori delle piante di vite. Per la vendemmia utilizzavano le mani o i falcetti. Furono gli Etruschi a trasmettere la coltura della vite ai romani, soprattutto grazie al secondo re Numa Pompilio.
I Greci
I Fenici e i Greci furono i due popoli che fecero del vino uno dei più importanti prodotti e commerci nella nostra penisola. I Fenici portarono la vite e il vino in Grecia e successivamente gli antichi Greci fecero arrivare la coltivazione della vite in Italia tramite le loro colonie nella Magna Grecia.
I Greci cominciarono non solo a sviluppare la viticoltura nei loro territori, ma contribuirono anche alla sua diffusione piantando i semi i cui frutti saranno raccolti e diffusi in tutta Europa. I vini greci dell’antichità erano considerati una bevanda sacra, consumato per scopi rituali e religiosi.
Il vino era talmente importante che gli dedicarono un vero e proprio Dio, chiamato Dioniso in onore del quale si celebravano feste dedicate al vino.
I Romani
I Romani conoscevano le tecniche per la coltivazione della vite avendole apprese appunto da Greci e Etruschi. Furono i Romani a favorire la diffusione delle tecniche vinicole e del commercio dei vini. In quell’epoca venivano vendemmiati ben maturi, con coltelli a forma di calce e successivamente portati in cantina.
Quelli immaturi e alterati invece servivano per produrre il vino della schiavitù. Il vino di allora era molto più liquoroso e per ovviare a questo inconveniente, effettuavano dei tagli, ovvero mescolavano i vini più alcolici con quelli meno alcolici, oppure li diluivano con l’acqua.
Le tipologie di vino in Italia
Il Nord Italia è famoso per la produzione di vini rossi e di spumanti, al contrario del Nord Est, famoso per la produzione di vini bianchi. Il centro Italia, soprattutto la Toscana, è noto per la diffusione di vini rossi di ottima qualità come il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Morellino di Scansano.
Ma quali sono i vini più pregiati in Italia?
Secondo la classifica di Wine Searcher, ovvero il motore di ricerca di vini più autorevole, i vini italiani pregiati sono: L’Amarone della Valpolicella, il Masseto, il Barolo Monfortino, il Brunello di Montalcino e il Vin Santo di Montepulciano. Ma vediamoli più dettagliatamente.
L’Amarone della Valpolicella
Si tratta di un vino che si ricava per fermentazione delle uve passite. Si caratterizza per la sua sontuosità, per il fatto che è un vino vellutato e mai eccessivamente acido ed è per questo che risulta piacevole al palato.
Ha un colore rosso rubino intenso ed un profumo che ricorda la frutta matura, l’amarena, i lamponi e la prugna. L’Amarone della Valpolicella è un vino ricco e denso, con una struttura ben equilibrata sia per quanto riguarda la morbidezza che per quanto riguarda la gradazione alcolica.
Il Masseto
È un vino ottenuto da uve merlot, un vitigno a bacca nera originario della Francia. È caratterizzato da una struttura notevole che dona al prodotto una grande eleganza. Inoltre, ha una grande e complessa personalità.
Ha un colore rosso rubino particolarmente intenso. il suo profumo è caratterizzato da un’aromaticità ricca e matura di frutti neri, con note di spezie, liquirizia, ciliegia e prugna. Al palato risulta equilibrato e fresco grazie all’acidità vibrante che lo contraddistingue.
Il Barolo Monfortino
È un vino rosso, fermo e secco. Le parole chiave per la lettura di questo prodotto sono: solidità, compattezza, esuberanza nella riproposizione di un frutto rosso deciso e profondo. Ha un colore granato intenso. Possiede una purezza intaccabile grazie alle sue note di liquirizia, arancia e rosa. Al palato risulta dolce e ben strutturato, con una densità che avvolge.
Il Brunello di Montalcino
È un vino prodotto in Toscana, precisamente in provincia di Siena. Ha un colore rosso rubino intenso tendente al granato per l’invecchiamento. È caratterizzato da un profumo intenso e caratteristico, con sentori fruttati e di vaniglia, ma anche di legno aromatico. Al gusto ha un corpo elegante e armonico e gioca su note intense di ciliegia, eucalipto, erbe e ribes.
Il Vin Santo di Montepulciano
Come per il Brunello di Montalcino, la produzione del Vin Santo avviene nella provincia di Siena. Il vino presenta un colore che varia dal giallo dorato all’ambrato intenso. È caratterizzato da un aroma composto da note di uva passa, fico secco, albicocche, miele, canditi, mandorle e vaniglia.
Al gusto risulta morbido, dolce ma soprattutto è ben equilibrata la sua gradazione alcolica. È un vino corposo, caratterizzato da un sapore intenso, piacevole che dona freschezza al palato del consumatore.