Nascosto tra le colline del Tortonese, in provincia di Alessandria, si cela un tesoro enologico: il Timorasso. Un vitigno autoctono, quasi scomparso nel dopoguerra e oggi riscoperto, che regala vini bianchi di grande carattere e complessità.
Un vitigno con una storia lunga e travagliata
Le origini del Timorasso sono antiche, risalenti al Medioevo. Nel XIV secolo, il celebre agronomo Pietro de’ Crescenzi ne menzionava la coltivazione nella sua opera “Liber ruralium commodorum”. Per secoli, il Timorasso è stato il vitigno bianco più diffuso in Piemonte, ma la sua fortuna è tramontata dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’esodo dalle campagne e la difficoltà di adattamento ad aree diverse dal Tortonese ne hanno causato il declino, fino a quasi decretarne l’estinzione.
Fortunatamente, negli anni ’80, alcuni viticoltori pionieri hanno iniziato a recuperare questo vitigno prezioso. Grazie al loro lavoro e alla tenacia, il Timorasso è rinato e oggi è considerato uno dei vini bianchi più pregiati d’Italia.
Un documentario per raccontare la rinascita del Timorasso
Il recente documentario “San Timorasso” di Andrea Mignolo celebra la storia e la rinascita di questo vitigno. Il film esplora la passione e la dedizione dei produttori che hanno creduto nel Timorasso, raccontando le sfide affrontate e i successi ottenuti. Mignolo offre uno sguardo approfondito sulle pratiche vitivinicole e sulle caratteristiche uniche del territorio delle colline tortonesi, mettendo in luce l’importanza del rispetto per la natura e la tradizione.
“San Timorasso” non è solo un omaggio al vitigno, ma anche una testimonianza del valore della perseveranza e della visione a lungo termine. Il documentario evidenzia come la riscoperta di un vitigno dimenticato possa trasformarsi in un’opportunità per rilanciare un’intera regione, creando un legame profondo tra il vino, il territorio e le persone che lo abitano.
Timorasso: un vino bianco complesso e versatile
I vini prodotti con il Timorasso si distinguono per la loro complessità e il loro carattere deciso. Hanno un colore giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Al naso, profumano di fiori bianchi, frutta gialla (pesca, mela), agrumi (limone, cedro) e miele. In bocca, sono corposi e strutturati, con un’acidità vivace e un finale minerale persistente.
Proprio per queste caratteristiche, questo vino si presta a numerosi abbinamenti culinari come piatti di pesce e frutti di mare. È particolarmente indicato con crudi di pesce, carpacci e tartare, dove la freschezza del vino esalta la delicatezza del pesce.
Un altro abbinamento classico è con primi piatti a base di pasta e risotti. Il Timorasso si sposa magnificamente con risotti mantecati con formaggi, funghi porcini e tartufo, esaltando i sapori intensi e cremosi di questi piatti. Anche i formaggi, soprattutto quelli a pasta molle e di media stagionatura, trovano un ottimo compagno in questo vino, che ne bilancia la grassezza e ne esalta le note aromatiche.
Per i palati più avventurosi, il Timorasso può essere abbinato a carni bianche, come pollo e coniglio, preparate con salse leggere e aromatiche. La struttura del vino permette di sostenere piatti più complessi senza sovrastarne i sapori, creando un equilibrio perfetto tra cibo e vino.
I Tre Migliori Vini Timorasso d’ Italia
1. Derthona di Walter Massa
Walter Massa è considerato il padre del Timorasso moderno, e il suo Derthona è il riferimento per tutti gli amanti di questo vitigno. Il Derthona è un vino complesso e profondo, con note di frutta matura, miele, erbe aromatiche e una mineralità spiccata. In bocca è strutturato e persistente, con un equilibrio perfetto tra acidità e corpo. Questo vino è ideale per invecchiare, migliorando con il tempo e rivelando nuove sfumature aromatiche.
2. Pitasso di Claudio Mariotto
Claudio Mariotto è un altro nome di spicco nel panorama del Timorasso. Il suo Pitasso è un vino elegante e raffinato, con aromi di agrumi, frutta bianca e note floreali. Al palato è fresco e minerale, con una lunga persistenza che lo rende perfetto per accompagnare piatti di pesce e formaggi. La cura e l’attenzione di Mariotto nella vinificazione si riflettono in un vino di grande qualità, apprezzato sia dai critici che dai consumatori.
3. Quadro di Vigneti Repetto
Vigneti Repetto è una giovane azienda che ha saputo valorizzare il Timorasso con grande competenza. Il loro Quadro è un vino ricco e complesso, con aromi di frutta matura, spezie e una marcata mineralità. Al palato è pieno e avvolgente, con una buona acidità che ne garantisce la freschezza e la longevità. Il Quadro è un vino versatile, adatto sia per il consumo immediato che per l’invecchiamento, capace di sorprendere ad ogni sorso.