Sono molti i vitigni italiani soggetti al fenomeno naturale noto come il pianto della vite: questo si verifica quando la piante perde linfa o xilema. Viene chiamato a volte anche “sangue della vite” o “lacrima della vite” a causa dell’aspetto simile a una goccia che fuoriesce dalla pianta.
Le cause di questo fenomeno
Il pianto della vite può essere causato da diversi fattori, ma solitamente è una normale reazione della pianta al rialzamento delle temperature che avviene dopo il letargo invernale del vitigno, quando la produzione linfatica riprende vita.
Anche eventi traumatici come la potatura della pianta, l’incisione del tronco o dei rami, o il danneggiamento meccanico delle radici possono portare al pianto della vite. Quando la pianta viene tagliata o ferita infatti, la linfa o lo xilema possono fuoriuscire.
È importante notare che il pianto della vite non è un segno di sofferenza o di malattia della pianta, ma piuttosto una reazione naturale al trauma. In effetti, alcuni viticoltori considerano il pianto della vite come un segno che la pianta sta rispondendo in modo sano al trattamento ricevuto.
Tuttavia, un pianto eccessivo non è raccomandabile, poiché può causare una perdita di nutrienti preziosi per la pianta. Pertanto, in alcuni casi, i viticoltori possono adottare misure per controllare il pianto della vite, come sigillare le ferite o ridurre l’attività vegetativa della pianta.
Le fasi del pianto della vite
Il fenomeno avviene solitamente all’inizio della primavera, quando la vite inizia a svegliarsi dalla fase di letargo invernale: l’aumento delle temperature fa sì che le radici della vite inizino a assorbire l’acqua dal terreno, aumentando la pressione nei tessuti della pianta.
La pressione crescente nei tessuti della vite provoca la fuoriuscita dell’acqua attraverso le ferite causate dalla potatura o da eventuali danni subiti durante l’inverno. Questa perdita di liquidi è visibile sotto forma di gocce o scorrimento lungo i tagli dei tralci.
Il pianto della vite è un fenomeno straordinario da osservare: ogni 30 secondi circa una sorta di piccola lacrima si forma sul taglio della potatura per poi cadere. Queste gocce variano nella composizione da vitigno a vitigno, ma in generale sono formate da un insieme di elementi minerali, composti organici, zuccheri e acidi.
Dopo qualche tempo, la vite fermerà il sanguinamento e inizierà a cicatrizzare le ferite, chiudendo gradualmente i punti in cui è avvenuto il sanguinamento.
Queste fasi sono una parte naturale del ciclo di vita della vite e sono importanti per il suo processo di risveglio e crescita in primavera.
Letargo invernale del vitigno: in cosa consiste?
Con letargo invernale del vitigno ci si riferisce al periodo di riposo vegetativo durante i mesi freddi dell’inverno, quando le viti entrano in uno stato di dormienza. Durante questo periodo, la crescita delle piante è rallentata e molte attività metaboliche sono ridotte al minimo.
Si tratta di un processo naturale che aiuta le piante a sopravvivere alle condizioni climatiche avverse. Durante il letargo invernale, i viticoltori solitamente eseguono operazioni di potatura e manutenzione delle viti, pratiche importanti per favorire una sana crescita e una buona produzione di uva.
La potatura invernale consiste nel tagliare via parti della vite, come rami e germogli, al fine di regolare la crescita e favorire una distribuzione equilibrata delle gemme. Questo aiuta a migliorare la ventilazione e l’esposizione al sole, riducendo il rischio di malattie fungine. Questo può influire positivamente anche sulla quantità e la qualità dell’uva prodotta.
Durante la potatura, è importante rispettare le gemme che si formeranno in primavera. Queste sono i punti da cui cresceranno i nuovi rami e i grappoli d’uva. Un viticoltore esperto andrà a considerare quali gemme mantenere per ottenere la migliore produzione futura.
Anche la rimozione di rami vecchi e danneggiati è cruciale per mantenere la salute della vite. Questo consente ai nuovi rami di crescere senza competizione e promuove una migliore circolazione dell’aria.
Durante l’inverno, una scelta intelligente è quella di proteggere le viti dagli agenti atmosferici estremi come il freddo e il vento. Ciò può significare l’avvolgimento dei tralci con materiali isolanti o l’uso di coperture apposite.
Solitamente i viticoltori applicano trattamenti in inverno per prevenire malattie o parassiti. Questo può includere l’uso di prodotti chimici o trattamenti naturali.
In generale, la potatura e la manutenzione invernale variano in base alla varietà di vite, al clima locale e alle pratiche di coltivazione preferite. Un viticoltore esperto avrà una conoscenza dettagliata di come adattare queste pratiche alla propria vigna.
Il sistema vascolare della vite
La vite, come molte altre piante, possiede un sistema di trasporto dei fluidi noto come sistema vascolare. Questo è a sua volta costituito da due tipi principali di vasi: il sistema xilematico e il sistema floematico.
Il sistema xilematico (noto anche come xilema) è responsabile del trasporto dell’acqua e dei minerali dalle radici alla parte superiore della pianta, inclusi i fusti e le foglie.
L’acqua è assorbita dalle radici attraverso piccole radichette definite assorbenti. Una volta assorbita, l’acqua viene spinta attraverso i vasi xilematici grazie a un processo chiamato traspirazione.
La traspirazione è il processo di perdita d’acqua attraverso le foglie, che crea una forza di suzione che aiuta a risalire l’acqua lungo la pianta. Questo processo è supportato anche dalla coesione delle molecole d’acqua, noto come “teoria coesione-tensione”.
Il sistema floematico (floema) è responsabile del trasporto dei nutrienti organici, come i carboidrati prodotti durante la fotosintesi, dalle foglie ad altre parti della pianta, come le radici e i frutti.
Il floema contiene cellule viventi chiamate elementi cribrovascolari, che formano un tessuto tubulare attraverso il quale si muovono gli zuccheri e altri nutrienti.
Questo flusso è guidato dalla pressione osmotica, dove gli zuccheri si spostano dalle zone di maggiore concentrazione (le foglie) a quelle di minore concentrazione (le parti in crescita o di stoccaggio).
In sintesi, il sistema vascolare della vite permette il trasporto dell’acqua, dei minerali e dei nutrienti attraverso la pianta, consentendole di crescere, svilupparsi e produrre frutti.