Per la mancata maturazione dell’uva esistono diverse ragioni e variabili, che vanno dal clima sfavorevole ad un terreno troppo povero, da un’esposizione al sole insufficiente alla presenza di malattie e parassiti, fino ad una densità eccessiva di frutti per pianta e ad una grave condizione di stress idrico.
La maturazione dell’uva è un processo naturale che alla base richiede un clima caldo e soleggiato a una sufficiente quantità di nutrienti e di acqua per le piante di vite, che devono essere sane, prive di parassiti e in grado di nutrire una quantità adeguata di frutti.
Il mondo delle wine experiences è vasto ed articolato, per cui sapere qualcosa di più anche sulle cause che possono portare all’assenza di maturazione dell’uva possono risultare utili ed interessanti per gli appassionati di viticoltura e di enologia. In questo articolo andiamo a vedere nel dettaglio le cause ed alcuni suggerimenti per aiutare l’uva a maturare.
Maturazione dell’uva: come capire quando è giusta?
Esistono diversi modi per capire quando l’uva è matura, con il modo più semplice che resta quello di assaggiarla: se è matura, risulterà dolce e succosa.
Un altro modo per capire il grado di maturazione è quello di osservare il colore e le dimensioni degli acini. Gli acini maturi hanno un colore intenso e uniforme e sono cresciuti di grandezza.
In alternativa, è possibile utilizzare un misuratore di acidità, dal momento che con la maturazione l’acidità dell’uva diminuisce. Questo strumento utilizza una soluzione tampone per misurare il pH dell’uva. Il pH è una misura della concentrazione di ioni idrogeno in una soluzione. L’acidità dell’uva è direttamente correlata al pH.
Esistono due tipi principali di misuratori di acidità, quelli digitali, più precisi e facili da usare e quelli analogici: che sono però più economici. Il valore di acidità dell’uva è espresso in grammi di acido tartarico per litro (g/L). Questi possono variare a seconda della varietà di vite, del clima e del metodo di coltivazione.
In generale, l’uva con un’acidità inferiore è considerata più matura. I valori di acidità dell’uva per la produzione di vino sono solitamente compresi tra 5 e 9 g/L.
Un misuratore di acidità per l’uva è uno strumento utile per i viticoltori e i produttori di vino. L’utilizzo di un misuratore di acidità consente di determinare il momento ottimale per la raccolta dell’uva e migliorare la qualità del vino.
Alcuni rimedi per una mancata maturazione dell’uva
Per aiutare l’uva a maturare esistono degli accorgimenti e delle misure preventive che possono rivelarsi utili, per cominciare:
- Scegliere di coltivare una varietà di vite che sia adatta al clima della zona
- Effettuare una potatura adeguata, che favorisce l’esposizione corretta al sole dei grappoli d’uva.
- Garantire alla vite i nutrienti necessari con concimi specifici, in quanto questi sono utili per la maturazione dell’uva.
- Evitare di irrigare eccessivamente le piante.
- Non coltivare le piante in aree ombreggiate. la vite ha bisogno di almeno 6 ore di sole al giorno per maturare correttamente.
Esistono poi alcuni metodi più specifici per aiutare la maturazione dell’uva, vediamo quali sono.
Defogliazione
La defogliazione della vite è un’operazione che consiste nell’eliminare le foglie in eccesso dai grappoli d’uva, facendogli ricevere più luce solare, e accelerando quindi la maturazione.
La defogliazione viene effettuata in genere in due fasi:
- Defogliazione precoce: effettuata dopo l’allegagione, consente di ridurre la densità dei grappoli e favorire la ventilazione, riducendo il rischio di malattie fungine.
- Defogliazione tardiva: effettuata a pochi giorni dalla vendemmia, consente di aumentare la concentrazione di zuccheri e acidi nei grappoli.
Altri vantaggi della defogliazione della vite sono un miglioramento della qualità dell’uva: favorita da una maggiore concentrazione di zuccheri e acidi nei grappoli, che ne migliora la qualità organolettica, oltre che una riduzione del rischio di malattie fungine, come la peronospora e l’oidio, grazie ad una migliore circolazione dell’aria.
Solfitazione
La solfitazione della vite è un trattamento che consiste nell’irrorare i grappoli d’uva con una soluzione di anidride solforosa (SO2), un conservante naturale in grado di prevenire la diffusione di malattie e parassiti, grazie alla sua azione antisettica e antiossidante.
Questa sostanza aiuta anche a prevenire l’ossidazione dell’uva, mantenendone la freschezza e la qualità.
La solfitazione della vite viene effettuata in genere in due fasi:
- Solfitazione preventiva: effettuata dopo la vendemmia, permette di prevenire la diffusione di malattie e parassiti.
- Solfitazione post-fermentazione: viene svolta dopo la fermentazione, e consente di preservare il colore e il sapore del vino.
I dosaggi di anidride solforosa da utilizzare variano in base al tipo di uva e al processo produttivo. In generale, si consiglia di utilizzare dosaggi bassi, in modo da non alterare le caratteristiche organolettiche dell’uva o del vino.
Inoltre, in alcuni soggetti, l’anidride solforosa può provocare reazioni allergiche, come prurito, arrossamento e difficoltà respiratorie, mentre dosaggi eccessivi finiscono per alterare il gusto dell’uva o del vino, conferendogli un sapore amaro o metallico.
Irrigazione con estratti vegetali
In conclusione vediamo un metodo naturale che può risultare efficace per migliorare la qualità e la resa dell’uva, e che consiste nell’irrorare le piante con soluzioni a base di estratti di piante, come erbe, radici, foglie o fiori.
L’irrigazione con estratti vegetali risulta particolarmente efficace durante la fase di maturazione dell’uva. Tra i vantaggi dell’irrigazione con estratti vegetali per la vite abbiamo:
- Un miglioramento della qualità dell’uva: l’irrigazione con estratti vegetali può contribuire ad aumentare la concentrazione di zuccheri, acidi e composti aromatici.
- Un aumento della resa: grazie al miglioramento della fotosintesi e della resistenza alle malattie.
- Una riduzione dell’uso di prodotti chimici: come pesticidi e fungicidi.
Non sono noti effetti collaterali significativi dell’irrigazione con sostanze vegetali per la vite. Ecco alcuni estratti vegetali che possono essere utilizzati per l’irrigazione della vite:
- Erbe: ortica, equiseto, calendula, aglio, cipolla, salvia, rosmarino, timo, lavanda.
- Radici: bardana, rafano, zenzero, liquirizia.
- Foglie: ortica, fico, noce, quercia, edera, basilico, menta, origano.
- Fiori: camomilla, rosa, calendula, lavanda.
Conclusioni
Nella mancata maturazione dell’uva entrano in gioco molti fattori; i principali riguardano una mancanza più o meno grave di esposizione al sole, un terreno troppo povero di nutrienti e di acqua, ma anche eventuali malattie o parassiti e una densità troppo grande di frutti per pianta.
Esistono però diverse misure preventive e correttive per ovviare a questo problema con efficacia e ottenere una maturazione dell’uva ottimale.