Per chi non lo conoscesse, il Giulio Ferrari è un importantissimo spumante italiano, dedicato al fondatore della cantina Ferrari e considerato da tutti il pioniere del Metodo Classico italiano. Un simbolo inconfondibile del prestigioso marchio della famiglia Lunelli e una scelta che non può mai mancare quando si tratta di festeggiare tutte le occasioni più importanti.
Il Giulio Ferrari Magnum è una bottiglia molto speciale , dalle intense note fruttate, con sentori di cioccolato bianco e frutta secca, insieme alle meravigliose nuance di miele. Un prodotto tutto da gustare, corposo e complesso allo stesso tempo, grazie anche al prestigioso e importante metodo classico, secondo cui la maturazione dei lieviti segue un tempo di ben 10 anni.
Il Magnum Giulio Ferrari resta a buon titolo una tipologia dei vini tra le più apprezzate in assoluto ancora oggi, sia che si tratti di esperti del settore che semplici amanti di vini.
Giulio Ferrari Magnum, una storia come poche
Si pensi che ancora oggi le uve di questo prodotto sono vendemmiate nelle vigne del Maso Pianizza, che si trova a un’altitudine di circa 500-600 metri sul livello del mare. I grappoli sono delicatamente fino a fermentare in serbatoi d’acciaio a una temperatura controllata.
Da qui, dopo un periodo di affinamento, i vini vengono assemblati e rifermentati una seconda volta in bottiglia secondo il Metodo Classico con una sosta sur lattes di 10 anni prima di procedere ulteriormente.
Il Giulio Ferrari Magnum è uno spumante tra i più prestigiosi della gamma e questo già dal suo debutto nel 1972, quando la sua storia prende piede. Ci troviamo nelle Cantine Ferrari di Trento, dove tre fratelli, Mauro, Franco e Gino Lunelli, prendono in mano l’azienda del padre, Bruno Lunelli, enologo e proprietario di una cantina ereditata dal suo fondatore, Giulio Ferrari.
È da questo punto che comincia la storia, quando appunto i tre figli cominciano a rinnovare l’azienda e a pensare davvero al suo futuro e soprattutto quando Mauro Lunelli ha un’intuizione straordinaria, ovvero lanciare un vino che avesse minimo 8 anni sui lieviti.
Si pensi che all’epoca gli spumanti riposavano sui lieviti poco più di 4 mesi, non stupisce perciò che quando i fratelli ebbero finalmente modo di assaggiare quelle bottiglie ne rimasero entusiasti, constatando quanto il lievito avesse accompagnato il frutto e ne avesse arrotondato l’acidità.
Fu così che, a 15 anni dalla morte di Giulio Ferrari, il Giulio Ferrari Magnum sarà prodotto solo nelle annate eccezionali e diverrà celebre come il vero protagonista del Metodo Classico italiano, non solo nel nostro paese, ma anche all’estero.
produzione e caratteristiche del Giulio Ferrari Magnum
La produzione del Giulio Ferrari Magnum era e resta in Trentino, un luogo che sicuramente ha agevolato la sua raffinata produzione, grazie anche a un clima caratterizzato da temperature fresche, a tratti anche rigide, ma mai troppo umide.
Inoltre, l’altitudine dei vigneti, l’ottima esposizione solare e, in definitiva, le escursioni termiche che interessano il luogo sono stati un vantaggio per l’ottenimento di queste particolari bottiglie.
La lentezza della maturazione dello Chardonnay, insieme alla sua base acida, sono una combinazione perfetta per ottenere i massimi risultati negli anni. Le uve Chardonnay utilizzate provengono, come già accennato, unicamente dal vigneto Maso Pianizza, un luogo perfetto, posizionato sul pendio affacciato alla riva sinistra d’Adige e con un’esposizione a Sud-Ovest ottimale.
Il Giulio Ferrari in versione Magnum è la scelta perfetta per chiunque desideri uno Chardonnay dalla grande complessità, completo e dai toni decisamente maturi. Il suo colore giallo paglierino non sfigura in nessun calice, anche in quelli più raffinati, complici la sua assoluta brillantezza e i suoi caratteristici riflessi dorati, in grado di donargli quel tocco di luminosità in più.
Il suo sapore è in grado di essere al tempo stesso fine, delicato ma anche persistente, grazie alle sue morbidezze mielate e da quel tocco fiorito con aromi di frutta gialla matura. Le sfumature di vaniglia e di spezie dolci non possono che completarne il gusto.
Questa grande complessità aromatica lascia in bocca un sorso intenso ed elegante, che insieme alla viva freschezza minerale ne accompagna il finale e la vocazione spumantistica. Non resta che provarne le annate più importanti, alcune delle quali non possono di certo mancare nella cantina dei suoi estimatori.
Il Giulio Ferrari Magnum Riserva del Fondatore 2008
Una delle annate più importanti di una bollicina italiana famosissima nel mondo, in grado di consacrarsi come mito e di vincere la sua sfida del tempo. Sicuramente un altro chardonnay in purezza figlio dell’importante cru di Maso Pianizza che ha conquistato il pubblico generale, grazie anche a una maturazione sui lieviti lunga quasi 10 anni.
Il Giulio Ferrari Magnum 2008 è caratterizzato da un colore giallo brillante con stupendi riflessi dorati in grado di far risaltare qualsiasi calice. Il profumo porta al naso un profumo esteso di fiori e una fragranza fruttata, ricca di sentori di spezie e agrumi. Le note di cioccolato bianco, abbinate ai ricordi di miele non fanno che esaltarne la particolarità.
Le caratteristiche generali restano comunque quelle di una bottiglia di rara intensità, elegante e armonica, perfetta da servire su qualsiasi tavola anche nelle occasioni più importanti. Per un abbinamento perfetto consigliamo di servirlo insieme alla mozzarella in carrozza o a una perfetta zuppa di pesce, il risultato è garantito.
Il Giulio Ferrari 2001 Magnum
Una bottiglia caratterizzata di nuovo da un giallo dorato luminoso e da un perlage persistente e raffinato. Il gusto resta complesso e caratterizzato da una moltitudine di aromi, che va da note saline per poi passare a ricordi di caramella d’orzo, arricchiti di aromi di frutti, come la pesca e l’ananas.
Un calice di questa bottiglia a tavola non potrà che completare il vostro pasto in modo elegante e di classe, grazie al suo tocco energico, dinamico e ricco di sentori diversi. Le note di zenzero e i frutti che si sentono in bocca andranno benissimo insieme a secondi piatti importanti a base di pesce, ma anche con carni bianche in salsa.
Conclusioni
Non possiamo non concludere questo articolo sottolineando la particolarità di questo prodotto, davvero uno dei più prestigiosi e quotati spumanti al mondo, che, proprio grazie alla sua particolare storia e alla sua immensa fama, ha saputo ritagliarsi un ottimo posto da protagonista tra le migliori bottiglie e bolle.
Ci troviamo davanti una vera e propria eccellenza italiana che il mondo ci invidia, uno spumante in grado di sfidare il tempo ed entrare nella leggenda come una tipologia a sé. Una bottiglia che può essere definita con merito tra le più grandi delle bollicine del nostro paese.