Il vino può essere considerato, senza ombra di dubbio, uno dei prodotti più emblematici della nostra tradizione, un piacere a cui in molti non riescono a rinunciare, sia esso bianco sia esso rosso. Qualunque sia la bottiglia da consumare durante i pasti, risulta davvero necessario sapere qual è il corretto metodo di conservazione del vino, aspetto fondamentale al fine di non alterarne il gusto.
Prestare particolare attenzione alla conservazione delle bottiglie rappresenta il primo passo per migliorare il gusto del vino, sia che si tratti della propria cantina personale sia che si tratti di un’attività commerciale o di un ristorante.
Ogni conoscitore e amante di questa bevanda è perfettamente a conoscenza di come ogni bottiglia vada conservata nel posto più adatto a preservarne il sapore e a evitare la formazione di muffe, in grado di compromettere in maniera più che significativa la qualità del vino stesso. Allo stesso modo, sarà necessario assicurarsi che la bottiglia venga posizionata nella maniera corretta, così da mantenerne inalterate le proprietà organolettiche.
Corretta conservazione del vino: perché è importante
Prima di comprendere le ragioni per le quali risulta assolutamente necessario posizionare le bottiglie in posizione orizzontale, è importante capire perché i metodi di conservazione vino possono fare la differenza tra un vino scandente e un prodotto di qualità.
L’ossigeno, in seguito alla rimozione del tappo, è ovviamente il responsabile di ciò che viene comunemente ossigenazione del vino. Ogni vino, infatti, prima di essere servito necessita di qualche istante per potersi aprire e, in questo modo, permettere la diffusione del bouquet di aromi e sentori nel modo corretto.
Nonostante quanto appena descritto rappresenti un’azione importantissima a tavola, la contaminazione del liquido da parte dell’ossigeno implica la debilitazione delle proprietà organolettiche della bevanda. Pertanto, prima di procedere all’apertura di una bottiglia, risulta importante che questa non abbia accolto al suo interno ossigeno. La maniera principale per favorire che questo evento avvenga è, ovviamente, assicurarsi una perfetta conservazione dei vini.
Custodire le bottiglie nel modo corretto non significa, però, solamente prestare attenzione alla quantità di luce, al livello di umidità e alla temperatura dell’ambiente in cui il vino viene conservato, ma anche posizionare quest’ultimo nel modo corretto.
Perché conservare il vino in orizzontale
Come brevemente introdotto nel paragrafo precedente, la conservazione del vino rappresenta un aspetto di fondamentale importanza al fine di non comprometterne irrimediabilmente la qualità.
Sommelier, enologi ed esperti concordano sul fatto che la conservazione del vino vada obbligatoriamente eseguita posizionando le bottiglie in orizzontale, non solamente all’interno delle cantine, luoghi preposti proprio al perfetto mantenimento della bevanda, ma anche quando il vino viene acquistato.
La motivazione per la quale il vino necessita di un posizionamento orizzontale è in realtà molto semplice: in questo modo, infatti, il prodotto contenuto all’interno della bottiglia rimane costantemente in contatto con il tappo.
Tale regola assume ancor più importanza in presenza di un tappo in sughero. Costantemente a contatto con il vino nella bottiglia, questo risulterà sempre perfettamente umido, aderendo in modo migliore al collo della bottiglia.
Questo materiale, ricavato dalla corteccia di apposite querce, è spesso soggetto a una riduzione del volume a causa di mancata umidità. Posizionando la bottiglia orizzontalmente si potrà evitare tale problematica, in quanto il sughero, costantemente a contatto con il vino, conserverà perfettamente la sua ampiezza aderendo, quindi, al collo della bottiglia in modo impeccabile.
Mai conservare una bottiglia in verticale
Quanto letto fino a questo momento consente di comprendere come la conservazione della bottiglia in posizione verticale possa essere considerata la maniera più rapida per alterare il sapore del vino. Se conservato verticalmente, quest’ultimo può essere, infatti, soggetto a un notevole peggioramento del gusto, in quanto il tappo, ristretto a causa della mancanza di umidità, consente l’introduzione dell’ossigeno all’interno della bottiglia, alterando quindi i caratteri organolettici della bevanda.
Oltre che garantire una sigillatura pressoché perfetta ed evitare la fuoriuscita del liquido, posizionare la bottiglia orizzontalmente consente alla bevanda di non assumere lo sgradevole sapore di tappo, capace di rovinare il gusto e l’aroma della bottiglia a causa di un odore acre e pungente.
Una perfetta conservazione del vino implica, quindi, un’inclinazione della bottiglia pari a cinque gradi, in maniera tale da consentire a eventuali sedimenti di adagiarsi sul fondo.
Risulta, inoltre, necessario ricordare che è preferibile collocare la bottiglia quanto più vicina al suolo, in quanto così facendo sarà possibile eliminare il rischio che il calore dell’aria scaldi la bottiglia.
Scelta del tappo: un aspetto da non sottovalutare
Un ulteriore elemento da considerare al fine di assicurarsi una perfetta conservazione del vino è il tipo di tappo utilizzato per sigillare la bottiglia. Nonostante nella maggior parte dei casi si preferisca usufruire del classico tappo in sughero, materiale in grado di emettere un suono davvero iconico quando viene stappata la bottiglia, vi è una minima percentuale di produttori e di cantine che optano per soluzioni alternative, come tappi sintetici o in silicone.
Diversi studi scientifici hanno, infatti, sottolineato come opzioni in materiali differenti dal classico sughero riducano notevolmente il rischio che il sapore del vino venga alterato durante la conservazione della bottiglia, problematica comune a più di una bottiglia su dieci. I tappi alternativi vengono, inoltre, apprezzati per qualità come impermeabilità ai gas e per la maggiore praticità.
Allora perché in Italia si continuano a utilizzare prevalentemente i tappi in sughero? La risposta è molto semplice: la tradizione. Il nostro paese vanta, infatti, una storia di produzione vinicola più che millenaria e può contare su alcuni dei più importanti prodotti enologici al mondo, vini come il Chianti, il Brunello di Montalcino, l’Amarone o il Barolo, solo per citarne alcuni.
A ogni modo, è necessario ricordare che in presenza di sughero sano, quest’ultimo non altererà in alcun modo le proprietà organolettiche del vino, a condizione che la bottiglia venga posizionata in orizzontale, così da evitare che il tappo si restringa a causa dell’eccessiva secchezza.
L’eccezione che conserva la regola: lo spumante
Scopo di questo articolo è stato sin da subito quello di chiarire in modo definitivo le modalità con le quali è possibile effettuare una corretta conservazione del vino. Vi è, però un’eccezione che conferma la regola: lo spumante.
Effettuare una corretta conservazione non significa, infatti, valutare solamente il materiale impiegato nella realizzazione del tappo, ma dipende anche dalla tipologia di vino contenuto all’interno della bottiglia. A differenza dei vini classici, lo spumante può richiedere una conservazione in posizione verticale. In questo modo, infatti, è possibile evitare che la superficie del prodotto entri a contatto con una quantità eccessiva di aria, problematica in grado di modificarne il gusto negativamente.
Il diverso posizionamento permette, inoltre, la fuoriuscita di un quantitativo di anidride carbonica quasi pari a zero, favorendo quindi una perfetta conservazione delle proprietà organolettiche della bottiglia in quanto, la poca anidride carbonica che sale verso l’alto consente al tappo di rimanere costantemente umido.
Attenzione alla luce in eccesso
Malgrado l’errato posizionamento della bottiglia venga da tutti solitamente indicato come principale responsabile di un’alterazione del gusto, vi è un aspetto in grado di determinare la perfetta conservazione del vino: la troppa esposizione alla luce.
Risulta, infatti, importante assicurasi che la bottiglia venga quanto più possibile protetta dalla luce, in quanto quest’ultima è in grado di alterare i sapore favorendo fenomeni ossidativi.
Conservare i vini nel modo corretto significa, quindi proteggere le bottiglie dalla luce conservandole in un ambiente quasi del tutto privo di illuminazione, come per esempio le cantine.
Proprio nella grande sensibilità alla luce risiede la ragione per la quale questa bevanda viene in principal modo distribuita all’interno di bottiglie in vetro colorato, rispetto a quello trasparente certamente più capace di contrastare i raggi UV.
Oltre alle già citate cantine, luoghi ideali per effettuare la conservazione di vino rosso, quanto di vino bianco, sono ambienti come le dispense o appositi frigoriferi.
Qualsiasi sia il luogo destinato a ospitare le bottiglie, è importante ricordare che queste ultime dovranno essere custodite all’interno di un ambiente caratterizzato da un livello minimo di umidità del del 30%. Nonostante ciò, è consigliabile un grado di umidità tra il 50 e l’80%.
L’importanza della temperatura, anche durante il servizio
Conservare una bottiglia significa prendersene cura fino al momento dell’apertura. in virtù di ciò, è importante evitare un errore che, nonostante alteri in modo sensibile il gusto della bevanda, viene commesso con eccessiva frequenza. Anche durante il servizio è fondamentale assicurasi che la bottiglia venga conservata alla temperatura adatta, in quanto solamente in questo modo sarà possibile favorire un perfetto sviluppo degli aromi e dei sentori del vino. È, quindi, possibile affermare con assoluta certezza che, fino all’ultimo momento, il vino deve essere mantenuto all’interno di un ambiente fresco e umido.
Generalmente, le temperature per la conservazione del vino vengono raggiunte all’interno di apposite cantine refrigeranti per il vino o, quantomeno, dentro luoghi umidi e al riparo dalla luce. Tuttavia, anche uno spazio dalle dimensioni molto più ridotte, come per esempio un apposito frigorifero, garantisce una conservazione impeccabile.
Quali caratteristiche deve avere una cantina
Per poter essere definita perfetta, una cantina deve soddisfare determinate esigenze e contraddistinguersi in virtù di precise caratteristiche.
Di conseguenza, al fine di assicurarsi che le bottiglie vengano conservante all’interno di un ambiente capace di preservare le proprietà organolettiche della bevanda, risulta particolarmente importante disporre le bottiglie su scaffali in legno, ovviamente ricordando di posizionarle orizzontalmente.
Oltre al grado di umidità, il cui livello è stato precedentemente descritto, sarà necessario preoccuparsi della temperatura, la quale non dovrà mai essere inferiore ai 10° e, allo stesso tempo, non superare i 15º.
Estremamente ridotta dovrà essere anche l’esposizione delle bottiglie alla luce, che dovrà permettere di leggere le etichette senza, però, comprometterne la conservazione.
Un ultimo, ma altrettanto importante consiglio, riguarda la ventilazione. Al fine di evitare il surriscaldamento delle bottiglie e l’eventuale formazione di muffe, è importante assicurarsi che la cantina, o il luogo destinato alla conservazione del vino, permetta a quest’ultimo di raffrescarsi in modo naturale.