L’inverno è la stagione delle feste e delle cene organizzate in casa con parenti e amici, è uno dei periodi in cui maggiormente si sta in cucina e si pensa a quali deliziose portate servire ai nostri ospiti.
Ma un buon piatto ha sempre necessità di abbinarsi a qualcosa da bere e il vino ha la qualità di potersi legare perfettamente a (quasi) tutto, avendo nel suo repertorio una grande variabilità in fatto di sapori.
In Italia, inoltre, ne siamo tra i maggiori produttori e soprattutto tra i più raffinati, e questo ci dà la possibilità di avere una vasta scelta per i nostri abbinamenti cibo vino.
Ma non solo d’inverno, anche in estate è possibile con un po’ di fantasia trovare un ottimo abbinamento del vino per una splendida gita fuori porta, e questo ci conferma l’estrema versatilità di questa preziosa bevanda.
Perché molti abbinamenti cibo vino sono eccezionali?
Il nostro cervello funziona in modo veramente straordinario: nonostante sia suddiviso in aree di lavoro differenti, a volte anche distanti tra loro, è tutto collegato e sinergico, e questa particolarità si riflette anche sui cinque sensi.
Perciò un semplice sapore può essere percepito in modi molto differenti se possiede particolari odori, consistenze o apparenze.
Inoltre, il gusto stesso non ha un funzionamento preciso e univoco, ma la nostra lingua è in grado di percepire sapori diversi, che a loro volta lavorano in sinergia, producendo effetti finali del tutto nuovi e particolari: avete mai fatto caso, ad esempio, che le migliori ricette di torte o biscotti spesso vi suggeriscono di aggiungere un pizzico di sale nell’impasto?
Questo succede perché il salato in abbinamento al dolce è in grado di esaltare molto quest’ultimo sapore, rendendolo più buono.
Da tutto questo riusciamo perciò a capire perché gli abbinamenti culinari sono così importanti, per la buona riuscita di una cena: preparare un buon piatto non significa soltanto cucinarlo in maniera corretta.
Per rendere una portata eccezionale bisogna saperla presentare bene in modo che la vista possa aiutare il gusto a percepire piacevolezza da quello che stiamo mangiando (e questo spiega perché i grandi chef danno così importanza alla presentazione), ma soprattutto bisogna saperla accompagnare a salse e bevande in grado di esaltare ciò che abbiamo nel piatto.
Un ottimo piatto di selvaggina, dagli odori forti, accompagnato da uno spumantino dolce, ad esempio, perderà completamente d’impatto e soprattutto di gradevolezza.
Quali sono i migliori abbinamenti cibo vino
Esistono delle regole generali quando si tratta di abbinamenti cibo vino, che possono fornire delle indicazioni preliminari sugli accostamenti perfetti, per aiutare anche chi non è necessariamente un esperto.
La prima, più importante di tutte, è la necessità di abbinare i sapori cercando sempre un equilibrio: un cibo delicato si abbina molto bene a un vino dal gusto tenue, mentre per cibi più saporiti e forti sono indicati i vini più corposi.
Per questo con il pesce viene suggerito un bianco o un rosé, molto più tenue rispetto a un rosso di corpo, che invece si abbina molto bene con carni rosse, soprattutto selvaggina.
Inoltre, vi sono dei consigli fondamentali da seguire se si vuol preparare una cena a più portate con una selezione di vini:
- Si parte sempre dal vino più fresco, giovane e leggero, andando man mano ad aumentare l’intensità con le varie portate.
- Si servono prima i vini bianchi e dopo quelli rossi.
- Meglio servire prima i vini secchi e successivamente i più corposi e dolci.
- Lasciare i vini più prestigiosi per le ultime portate, servendo prima i più semplici.
esempi di Abbinamenti cibo vino
Dopo aver approfondito le motivazioni dietro la scelta di dover fare dei corretti abbinamenti entriamo adesso più nella pratica, offrendovi degli esempi.
Seguiremo, nella nostra lista, la stessa logica di una cena con più portate, perciò partiremo con degli antipasti abbinati a vini meno pregiati, più giovani e leggeri, per concludere con dei dolci accompagnati da vini più liquorosi, di seguito qualche esempio:
- Stuzzichini di benvenuto: ottimo è uno spumante secco, fresco, alla temperatura di circa 6°-7°
- Antipasto di formaggi: se si tratta di formaggi freschi, dal gusto più delicato, è suggerito un bianco morbido o di buon corpo, mentre per formaggi stagionati e piccanti, dal gusto più deciso, è più indicato un rosso corposo.
- Antipasto di salumi: Un rosato fresco o un rosso giovane e leggero è perfetto per esaltare la sapidità dei salumi.
- Antipasto di pesce: è consigliato in questo caso un bianco secco dal sapore leggermente acido o tuttalpiù un frizzantino.
- Primi piatti di verdure: si aumenta con la corposità, rispetto agli antipasti, ma le verdure hanno un gusto molto delicato. Per questo sono indicati i rosati leggeri o i vini bianchi dal gusto morbido.
- Primi piatti di pesce: vale lo stesso discorso, dunque anche in questo caso è consigliato un buon bianco secco strutturato.
- Primi piatti di carne: i sapori si fanno più intensi, perciò possiamo passare a un buon rosso, ma giovane e vivace, non troppo corposo.
- Secondi di pesce: restiamo sul bianco o il rosato, con i piatti di pesce, ma abbandoniamo la secchezza per scegliere vini più fruttati, aromatici o di buon corpo.
- Secondi di carne: la scelta può essere molto diversa se si tratta di carni bianche o carni rosse. Le prime infatti sono molto più delicate e richiedono un bianco di carattere, un rosato o un rosso leggero, giovane e fresco.
Per le carni rosse invece sono consigliati i vini rossi vigorosi e di medio invecchiamento, o molto corposi soprattutto se si tratta di cacciagione. - Dolci: la concordanza dei sapori qui è importante, perciò anche il vino deve essere molto dolce e fruttato. Che sia bianco o rosso, è suggerito un vino liquoroso, di solito un buon passito.
Concludendo, gli abbinamenti sono importanti per l’ottima riuscita di una cena, in grado di esaltare i sapori e dar loro una nuova forma.
Chi è poco esperto potrà pensare che sia qualcosa di complesso, che sia necessario conoscere bene il vino, ma abbiamo fornito degli esempi proprio per dimostrare che in verità bastano poche regole per riuscire ad ottenere un’esperienza indimenticabile dalla propria tavola.