La denominazione Corti Benedettine del Padovano DOC si estende nell’area sud
orientale della provincia di Padova e nella parte meridionale della provincia di Venezia. E’ una zona tutta pianeggiante, formata dai sedimenti di quattro fiumi: il Po, l’Adige, il Bacchiglione e il Brenta. La zona ha un clima temperato mediterraneo, con estati caldi e inverni miti e grazie alla vicinanza dei fiumi presenta un’elevata disponibilità di acqua. La relativa vicinanza al mare porta brezze marine e bora, ricche di sali, che arrivano periodicamente nell‘area di produzione che impediscono, specialmente in estate, il ristagno dell’umidità.
Lee prime testimonianze relative alla coltivazione della vite e dei vini delle “Corti Benedettine del Padovano” risalgono al XII° secolo, grazie ai monaci benedettini. Il vino divenne uno dei principali prodotti di scambio con le città di Padova e di Venezia. Il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Corti Benedettine del Padovano” risale al 2004.
L’esperienza dei produttori ha permesso la selezione le varietà più adatte da coltivare in base al tipo di terreno e alla destinazione che avrà il vino ottenuto; per questo il Raboso Piave viene coltivato in terreni argillosi mentre i bianchi sono destinati a terreni tendenzialmente sabbiosi.
Le uve dei vini rossi delle Corti Benedettine, con elevato rapporto zuccheri/acidità, sono caratterizzate da un’acidità più bassa rispetto alla maggior parte delle uve coltivate in altre zone. Questo permette di ottenere una migliore morbidezza e struttura nel vino giovane, mentre con la maturazione e l’affinamento in barrique si ottiene la rotondità dei vini. I vini consumati giovani entro un anno dalla vendemmia, presentano infatti un colore rubino con riflessi violacei, i profumi sono molto complessi, dove la caratterizzazione del vitigno si fonde con profumi di frutti rossi con sfumature di vaniglia. I vini invecchiati di 2-3 anni hanno un colore granato con riflessi mattone; al naso esibiscono un profumo di frutta rossa molto matura sotto spirito e di confettura, con note speziate che variano dalla liquirizia al pepe nero (caratteristico del Raboso del Piave), o con piccole sfumature di rovere e vaniglia. Essi inoltre presentano un’eccellente sapidità, con una struttura caratterizzata da morbidezza e rotondità, sostenuta da una tannicità dolce ma non aggressiva, con un pizzico di acidità attenuata dalla maturazione in legno, caratteristica più peculiare del Raboso del Piave.
I vini bianchi, in particolare lo Chardonnay e il Pinot grigio, si caratterizzano per la complessità dei profumi che vengono esaltati mantenendo il mosto fiore per alcune ore in contatto con le vinacce. I vini giovani presentano un colore dal giallo al giallo carico, con riflessi verdognoli nei primi mesi di vita; tale sfumatura tende a svanire con l’invecchiamento. Questi vini presentano una buona struttura accompagnata da un’eccellente sapidità con un finale fresco e vivace. Per i vini bianchi invecchiati di 1-2 anni, l’affinamento in legno esalta le note di frutta fresca tipica dei vini giovani in note di frutta secca e matura ove la caratterizzazione del vitigno si arricchisce con note dolci e vanigliate.