1) Cenni Storici della denominazione Alta Langa DOCG
L’Alta Langa DOCG ha una storia quasi contemporanea nonostante la sua nascita risalga al diciottesimo secolo.
Nel 1852 nei terreni di Rocchetta Tanaro il marchese Leopoldo Incisa iniziò a coltivare nelle sue vigne alcuni vitigni di provenienza francese per ampliare la sua collezione di vini pregiati. In quelle zone, tra la provincia di Alessandria e di Asti, i contadini non apprezzavano in generale i vitigni esteri, in particolare quelli francesi e il marchese non trovò molti viticoltori disposti alla coltivazione.
Intanto altri nobili, i Conti di Sambuy iniziarono a introdurre anche loro alcuni vitigni di provenienza francese per migliorare la produzione di vini del territorio piemontese. Gli anni trascorsero fino a quando alcuni viticoltori, tra cui Carlo Gancia, un imprenditore e viticoltore locale, favorì l’introduzione ed espansione in Piemonte del Pinot e Chardonnay, soprattutto nel territorio di Canelli, allo scopo di avere una quantità elevata di vitigni per produrre i suoi rinomati spumanti.
Da qui inizia la vera storia dell’Alta Langa DOCG, ma soltanto dagli inizi degli anni novanta, quando è iniziata la procedura per far ottenere al vitigno la Denominazione di Origine Controllata a cura dei produttori locali. Erano anni in cui i viticoltori hanno deciso di tornare alla realizzazione dei vini spumante seguendo la metodologia classica, procedendo a un’attenta selezione dei vitigni migliori. C’è voluto un decennio di indagini prima di arrivare all’identificazione dell’area di produzione del vitigno migliore, fino a quando, nel 2001, si è creato il Consorzio Alta Langa fondata dalle aziende “Enrico Serafino, Fontanafredda, Carlo Gancia, Giulio Cocchi, Martini & Rossi, Tosti e Vigne Regali”. L’anno successivo l’Alta Langa DOCG ha ottenuto il riconoscimento DOC “Metodo Classico”.
Con il Progetto Spumante Metodo Classico in Piemonte, del quale la denominazione “Alta Langa” è nata, l’industria spumantistica piemontese ha reso al suo territorio un contributo di impegno economico e tecnologico prezioso ad una vocazionalità che per decenni era rimasta inespressa al di fuori del mero ambito scientifico. Si è dimostrato che le colline piemontesi dove la vite aveva nel tempo sedimentato una presenza significativa e duratura, disponevano anche della vocazione per le varietà specializzate alla produzione di spumanti Metodo Classico, secondo un modello di sviluppo che affiancasse di continuo all’enunciazione teorica la sperimentazione pratica.
La vera storia dell’Alta Langa DOCG ha inizio, quindi, nel 2002 e coincide con il momento in cui le sette aziende fondatrici del consorzio danno inizio i lavori anche per un’attenta promozione dello spumante di alta qualità, per nulla inferiore allo champagne francese. La stessa strategia della vendemmia, basata essenzialmente sulla manualità dell’operazione e sulla raccolta esclusiva delle uve in piccole cassette forate, utilizzate anche per il convogliamento alla vinificazione, comporta un impegno specifico, a volte anche rilevante che ripaga con un prodotto che rappresenta gli spumanti piemontesi eccellenti nel mondo.
Il loro lavoro ha ottenuto ottimi frutti al punto che il ventuno febbraio del 2011 la DOCG Alta Langa ha ottenuto il pieno riconoscimento tramite Decreto Ministeriale.
Oggi lo spumante Alta Langa DOCG vanta un bicchiere creato ad hoc come “orgoglio piemontese”. Si tratta di un calice realizzato dal brand Giugiaro, un oggetto di design originale, molto bello anche esteticamente. Il calice ha la sua base stretta e lunga, realizzata di proposito dallo stilista per sottolineare la bellezza dello spumante ed esaltarne i profumi inconfondibili; una lavorazione a zig zag ed elicoidale garantisce una presa sicura; le colline piemontesi sono ricordate dai motivi a rilievo realizzate sul suo piede.
2) Area di Produzione della denominazione Alta Langa DOCG
Oggi i vitigni che producono l’Alta Langa DOCG interessano per la coltivazione tre province piemontesi: Cuneo, Asti e Alessandria. Sono ben 146 comuni, dalla parte della riva destra del Tanaro, che hanno l’onore di prestare i loro terreni per la coltivazione delle viti.
Il disciplinare stabilisce che il terreno dove avviene la coltivazione delle viti deve avere natura marmosa ed essere di natura esclusivamente calcarea e argillosa, devono avere luogo in collina e particolareggiati da un modesto grado di natura fertile.
Il terreno, inoltre, dovrà essere situato a un’altitudine maggiore di duecento metri sul livello del mare.
La controspalliera bassa contraddistingue la coltivazione del vitigno, mentre la potatura è a guyot tradizionale o cordone speronato.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Alta Langa è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d’Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d’Erro, Castelletto d’Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d’Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Sezzadio, Silvano d’Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio e Visone.
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelrocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame e Vesime.
- provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Ceva, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovi’, Monesiglio, Monforte d’Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca di Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella e Vicoforte.
3) Tipologie di Vino della denominazione Alta Langa DOCG
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Alta Langa Spumante Bianco
Tasso Alcolometrico: 11,50%Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore da giallo paglierino tenue ad oro intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e dal sapore sapido, fine ed armonico.
Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.Composizione:
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
-
=< 10%
Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
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Alta Langa Spumante Bianco Riserva
Tasso Alcolometrico: 11,50%Vino Bianco Spumante Invecchiato dalla spuma fine e persistente, colore da giallo paglierino tenue ad oro intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e dal sapore sapido, fine ed armonico.
Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.Composizione:
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
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=< 10%
Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
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Alta Langa Spumante Rosato
Tasso Alcolometrico: 11,50%Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e sapore sapido, fine ed armonico.
Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.Composizione:
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
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=< 10%
Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
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=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
-
Alta Langa Spumante Rosato Riserva
Tasso Alcolometrico: 11,50%Vino Rosato Spumante Invecchiato dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e sapore sapido, fine ed armonico.
Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.Composizione:
-
=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
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=< 10%
Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
-
=> 90% -
Pinot nero, Chardonnay
4) Caratteristiche Organolettiche Alta Langa DOCG
Lo spumante Alta Langhe DOCG si distingue per la sua spuma, stabile e fine e per il colore giallo pallido. Ha l’odore caratteristico della fermentazione dentro la bottiglia, con un sentore che richiama l’aroma del lievito e del pane, leggermente vanigliato; il sapore secco lascia al palato la sensazione fruttata.
5) Abbinamenti Culinari della denominazione Alta Langa DOCG
Primi piatti delicati ed antipasti di verdure, crostacei e pesci con salse delicate. Perfetto come aperitivo.
6) Disciplinare della denominazione Alta Langa DOCG
Il disciplinare è la norma di legge che indica con precisione le tipologie di spumante che hanno dalla denominazione Alta Langa DOCG. Si tratta di vini ottenuti dalla vinificazione di uve autorizzate: qualsiasi altra nomenclatura aggiunta non è consentita, così com’è vietata altra qualificazione o denominazione che non sia riportata nel disciplinare legale.
Gli spumanti che hanno la denominazione Alta Langa DOCG sono Alta Langa spumante DOCG, Alta Langa spumante riserva DOCG, Alta Langa spumante rosato DOCG, Alta Langa spumante rosato riserva DOCG.
Nelle bottiglie è inoltre obbligatorio indicare l’anno di raccolta delle uve.