Vino e colesterolo. Influenze sul sistema cardiovascolare

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Quella riguardo il rapporto tra vino e colesterolo è una vera e propria faida che negli anni ha interessato studiosi ed esperti, spinti dalla curiosità di tutti i consumatori di questa bevanda ottenuta dall’uva. Se è vero che il vino influenza il sistema cardiovascolare, ha molti benefici e, se consumato nelle giuste dosi, è un ottimo alleato della salute, lo è altrettanto che ci sono delle controindicazioni ben precise da conoscere.

Che il vino, soprattutto rosso, faccia bene alla salute è ormai conclamato da medici e scienziati, grazie alle proprietà antiossidanti ed anticancerogene di questa bevanda alcolica. Il colesterolo però è un brutto nemico della salute, a cui bisogna prestare attenzione, soprattutto quando ci si avvicina alla soglia limite di presenza nel sangue.
In questo articolo cercheremo di spiegare cosa è e cosa provoca l’ipercolesterolemia (o colesterolo alto), il rapporto che questo steroide ha con il vino e se quest’ultimo può in qualche modo avere benefici o aiutare a combattere questa problematica, oppure se il vino fa male al colesterolo.

Il colesterolo alto

Per comprendere meglio il rapporto tra vino e colesterolo e riuscire a capire se gli effetti di quest’ultimo siano o meno positivi sul primo, è bene identificare prima cosa è effettivamente il colesterolo. Si tratta di uno steroide indispensabile per la vita degli animali, e quindi dell’uomo, che viene sintetizzato dall’organismo in modo autonomo quasi nella totalità del fabbisogno necessario al corpo umano.

L’importanza del colesterolo risiede nel fatto che è una molecola indispensabile per la costruzione delle membrane cellulari e per la produzione ormonale. Oltre a sintetizzarlo autonomamente, l’organismo umano riceve colesterolo dagli alimenti di origine animale che vengono ingeriti con la nutrizione, come carne, formaggi o uova. Questa doppia entrata di colesterolo nel corpo umano, data sia dalla produzione autonoma che dall’alimentazione, spiega come mai i livelli di colesterolo possono essere alti anche in persone che seguono una dieta controllata e regolare o che praticano molto sport.

Si parla di colesterolo alto o ipercolesterolemia quando i livelli di questo steroide superano i 250 milligrammi per decilitro di sangue, già sopra a questi livelli è bene prendere provvedimenti seguendo una dieta adeguata o facendo attività fisica, mentre se si superano addirittura i 300 milligrammi di colesterolo per decilitro di sangue si è in presenza di una ipercolesterolemia grave ed è necessario trovare una soluzione imminente.

Bisogna poi però precisare che esistono due tipologie di colesterolo nell’organismo umano: il colesterolo buono e quello cattivo. Le LDL (o lipoproteine a bassa densità) rappresentano il colesterolo cattivo, che se in eccesso causano ostruzioni nella vene ed ostacolano la buona circolazione del sangue in vene e arterie, provocando anche problemi cardiovascolari. Le HDL (o lipoproteine ad alta densità) invece, rappresentano il colesterolo buono, che riescono a catturare le molecole di LDL in eccesso trasportandolo fino al fegato dove vengono eliminate.

Le proprietà del vino

Rimanendo fermo il concetto che il consumo del vino, così come di qualsiasi altro elemento, deve essere moderato e all’interno di specifiche soglie, ci sono comunque dei benefici che l’uomo può trarre bevendolo. Sono tanti gli studi che sono stati condotti sul vino, soprattutto su quello rosso, e che hanno portato all’evidenza di alcuni vantaggi ottenuti dalle persone che consumano quotidianamente una giusta dose di vino.

Abbiamo già evidenziato che questa bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica dell’uva contiene delle sostanze molto importanti per l’organismo umano, come i tannini e i flavonoidi. I polifenoli contenuti nel vino, oltre a conferire colore e aromi inimitabili, hanno anche funzione anticancerogena ed antiossidante. Oltre a questo, il vino ha anche una proprietà che contrasta l’invecchiamento della pelle, grazie al polifenolo chiamato resveratrolo, ma anche quello del cervello, poiché pare che riesca a prevenire malattie degenerative come la demenza o l’alzheimer.

Secondo alcuni studi il vino agisce anche sulla sensibilità dei tessuti all’effetto dell’insulina, aumentandola e rendendo più efficaci le terapie a base di questo elemento, previene alcune tipologie di cancro e ha un’azione antitrombotica.

Il vino bianco, poi, sembra essere utile nella prevenzione delle malattie reumatiche, grazie all’acido caffeico e al tirisolo, due sostanze che combattono le infiammazioni. In generale però, i vini bianchi contengono meno antiossidanti e tannini, per cui sono meno efficaci per quanto riguarda gli effetti preventivi sopra citati.
Oltre a tutte queste azioni preventive che il vino possiede, grazie alla presenza di polifenoli dall’effetto antiossidante, bere del vino duranti i pasti aiuta la digestione e ha un’azione di pulizia delle vie urinarie.

C’è un’altra azione che il vino ha sull’organismo umano che è molto importante ed è quella psicologica, poiché l’assunzione di vino libera le endorfine contenute nel cervello, aumentando i livelli di felicità e allontanando la depressione.

Benefici del vino sul colesterolo

Abbiamo visto che il vino, sia bianco che rosso, ha molti benefici sul corpo umano e che la sua assunzione può aiutare sia nella prevenzione di alcune patologie o dell’invecchiamento, ma è anche un alleato per il benessere psicologico. Vediamo ora nello specifico i benefici che il vino ha sul colesterolo ed in quale modo questa bevanda alcolica è legata alla produzione e al trasporto dello steroide che, se presente in dosi massicce nel sangue, può causare problemi cardiovascolari.

Iniziamo intanto col definire l’aterosclerosi, una patologia degenerativa causata anche dal colesterolo alto che affligge le arterie e le grandi vene, creando ostruzioni e portando a problematiche come ictus, infarti o angina. La definizione della aterosclerosi è utile per comprendere il comportamento dei polifenoli presenti nel vino sul colesterolo.

Queste sostanze fenoliche, che come abbiamo detto hanno un effetto anti invecchiamento sia della pelle che del cervello e dei tessuti dell’organismo, contrastano anche questa malattia degenerativa. I componenti del vino artefici di questo grande beneficio per il corpo umano sono i tannini, il trans-resveratrolo e i flavonoidi, degli antiossidanti molto potenti che contribuiscono ad una migliore circolazione del sangue nelle vene, rendendolo più liquido e fluido, rendendo le funzioni cardiovascolari più efficienti.

I benefici del vino riguardo l’aterosclerosi e il colesterolo alto derivano soprattutto dal trans-resveratrolo, che ha anche funzione anti infiammatoria e riesce a diminuire drasticamente l’aggregazione delle piastrine, ma che soprattutto contrasta l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (che rappresentano il colesterolo cattivo di cui abbiamo precedentemente parlato).Se le LDL si ossidano, infatti, è molto più difficile la loro eliminazione dal sangue, per cui queste lipoproteine restano più tempo nell’organismo umano, causando danni talvolta gravi.Questi ultimi derivano dal fatto che se le LDL si ossidano e restano a lungo nel sangue, possono iniziare ad ostruire le arterie andando anche ad originare quel processo che porta alla malattia dell’aterosclerosi. Il trans-resveratrolo presente nel vino, però, ha il potere antiossidante di chelare il rame, ossia l’elemento che maggiormente partecipa all’ossidazione delle LDL, andando così ad evitare il processo ossidativo dal suo principio, impedendo proprio che questo si avvii.

vino e colesterolo

Il vino contrasta il colesterolo?

Sono in molti a chiedersi se il vino alza il colesterolo o ha altri effetti negativi su questo steroide, ma altrettanti sono gli studi condotti in merito da scienziati esperti e da prestigiose università. Uno di questi è quello portato a termine dall’Università della California, che ha individuato un componente contenuto nel vino rosso che sembrerebbe fondamentale nella lotta al colesterolo e nella prevenzione dell’aterosclerosi.

Queste molecole sono le cosiddette saponine, elementi a base di zuccheri che insieme al resveratrolo, di cui abbiamo approfonditamente discusso nel paragrafo precedente, sembrano contrastare il colesterolo. Le saponine sembrano inoltre avere un effetto positivo sul colesterolo cattivo ancora maggiore rispetto a quello del resveratrolo, perché si legano direttamente alle molecole dello steroide impedendo così che questo venga assorbito dalle arterie del corpo umano.

Non si conosce ancora bene l’origine di queste saponine così benefiche, ma sembra che possano derivare dalla pelle degli acini di uva, tant’è che nei vini rossi queste molecole sono presenti in numero dieci volte superiore rispetto che nel vino bianco. Da quest’ultimo dato è anche possibile stabilire che il vino rosso ha un effetto benefico sul colesterolo molto più del vino bianco.

Un altro fattore che sembra incrementare la quantità di saponine nel sangue è il livello alcolico del vino, che più è alto e più rende questi composti a base di zucchero solubili della bevanda.

Oltre a questi due componenti del vino, capaci di abbassare il livello di colesterolo cattivo nel sangue, un altro fattore che ha un ruolo importante in questo compito è proprio l’alcol contenuto nella bevanda. Infatti, sembra che il livello alcolico contenuto nel vino, nella birra o nei liquori, aumenti gli indici di trasporto delle HDL nel sangue, che riescono così a scorrere più velocemente nelle arterie ed a catturare le molecole di LDL in modo più efficace, abbassando così i livelli di colesterolo cattivo presente nel sangue.

CONTROINDICAZIONI DEL VINO CON COLESTEROLO ALTO

Si può bere vino con colesterolo alto? E’ probabilmente questa la domanda che si sta ponendo chi è arrivato a questo punto della lettura, ed ecco la risposta. Il vino non alza il colesterolo direttamente, anzi, le saponine e il resveratrolo contribuiscono all’eliminazione del colesterolo cattivo e quindi a diminuire il suo valore nel sangue.

Detto questo, però, non si deve pensare che bevendo grandi quantità di vino quotidianamente i livelli di colesterolo si abbassino sino ad un livello sicuro. Il consumo eccessivo di vino, che sia bianco o rosso, infatti, anche se non alza il valore di colesterolo nel sangue poiché non lo contiene, impatta sull’organismo umano poiché contiene trigiceridi, dei grassi che vanno direttamente nel sangue.
Questi grassi, contenuti in molte altre bevande alcoliche, hanno effetti negativi sul sistema cardiovascolare, per cui è bene non osare con l’assunzione di vino.

Un’altra controindicazione del consumo spropositato del vino è quella derivante dal fatto che questa bevanda va a gravare sul benessere del fegato, andando anche a poter provocare il cosiddetto fegato grasso, una patologia che provoca problemi di digestione, stanchezza e mal di testa. Inoltre, il fegato è un organo molto importante nella gestione del colesterolo all’interno dell’organismo umano, visto che è proprio in questo che il colesterolo cattivo viene smaltito e si produce invece quello buono.

Per cui, il consiglio per chi ha il colesterolo alto è quello di consumare vino, soprattutto rosso, così come altri alimenti antiossidanti (come olio di oliva o soia che sono ricchi di saponine) per tenere sotto controllo le lipoproteine a bassa densità, ma senza esagerare con le quantità.

Seguendo le indicazione delle linee guida per una sana alimentazione un uomo dovrebbe assumere 2-3 bicchieri di vino bianco o rosso al giorno, mentre una donna dovrebbe tenersi sui 1-2 bicchieri quotidiani. Con queste dosi (dove un bicchiere corrisponde circa a 125 millilitri di vino) si ottengono tutti i benefici del vino per contrastare invecchiamento, colesterolo cattivo e depressione, senza però incorrere in problematiche legate all’eccessivo consumo di alcol.

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