Il vitigno Chatus corrisponde fenologicamente al Bourgnin ed ha probabile origine francese. Un tempo veniva coltivato dalla Savoia al Massiccio centrale, ma in seguito è stato abbandonato, per venire poi solo di recente reintrodotto nell’Ardèche. A suo tempo era probabilmente molto diffuso anche in Piemonte, perchè lo si trova in piccole quantità in tutto l’arco alpino della regione, dall’area di Mondovì al Canavese, al Biellese e prefino in Val d’Ossola. Oggi viene coltivato principalmente nei dintorni di Dronero (da cui il sinonimo “Nebbiolo di Dronero“), sui colli Saluzzesi e nel Pinerolese. Lo Chatus è uno dei vitigni di antica tradizione più promettenti dal punto di vista enologico, può essere utilizzato sia in tagli con vitigni che danno prodotti meno strutturati, o anche in purezza per dare vini con propensione all’affinamento nel legno.
Chatus - Ampelografia del Vitigno
Ogni vitigno viene definito tramite dei descrittori ampelografici che identificano e classificano le caratteristiche dei vari organi di un vitigno. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Chatus sono:
Caratteristiche della Foglia
Il vitigno Chatus ha Foglia media, Pentagonale, Pentalobata.
Caratteristiche del Grappolo
Il vitigno Chatus ha Grappolo compatto, Grappolo medio, Grappolo piramidale. Ali nel grapppolo: 2 ali.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Chatus ha acini piccoli, di forma Acini elissoidali, con buccia Buccia pruinosa, spessa e di colore blu-nera.
Chatus - Caratteristiche del vino
Il vino prodotto da ciascun vitigno, se vinificato in purezza, possiede delle caratteristiche organolettiche ben precise sia visive, olfative che gusto olfative. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Chatus sono:
Il vino che si ottiene dal vitigno Chatus è di colore Rosso rubino con riflessi violacei. Al palato è Fruttato, Floreale, di corpo.