Nel 1954, sotto la guida don Carlo Montrucchio, un gruppo di 50 produttori vitivinicoli fonda la cooperativa Antica Contea di Castelvero, dall’antico nome di Castel Boglione, ancora oggi sede del Gruppo Araldica. Il primo presidente fu Pietro Abate, sotto il quale fu condotta la prima vendemmia. Obbiettivo della cooperativa era valorizzare il lavoro dei soci, mettendo in comune esperienze, macchinari, uomini e idee in una zona dove la viticoltura era considerata depressa e poco remunerativa.
Nel 1963, sotto la direzione di Pietro Laudano e Livio Manera la cooperativa originaria si ingrandisce, diventando un punto di riferimento per i produttori della zona. Cresce la qualità delle uve prodotte e si gettano le basi per gli investimenti futuri.
Tra gli anni 1972 – 1978, mentre nascono le prime regolamentazioni delle denominazioni vinicole, la cooperativa costruisce una delle più imponenti cantine di affinamento in botti del Piemonte, in grado di affinare fino a 15 mila ettolitri di vino. Un’intuizione felice perché proprio in quegli anni, i regolamenti certificheranno che si potrà produrre Barbera d’Asti «Superiore» solo se affinata in legno. Crescono intanto i numeri delle bottiglie prodotte e la solidità della cooperativa.
Tra gli anni 1984 – 1986, entrano in azienda gli enologi Claudio Manera e Lella Burdese. Si investe in un rinnovo delle tecnologie e in moderni sistemi per il controllo della qualità.
Nel 1989, viene costituita l’Araldica Vini Piemontesi, braccio commerciale della cooperativa con l’obbiettivo di conquistare nuovi mercati.
Nel 1991, Claudio Manera diventa il nuovo Direttore generale di Araldica Vini Piemontesi. Si continua ad investire sui vigneti, migliorando l’assistenza viticola agli associati per vendemmiare uve di qualità. Parallelamente la cantina di Castel Boglione si dota di nuovi macchinari, diventando un polo enologico all’avanguardia.
Nel 1999, Il Cascinone, storica tenuta nel comune di Acqui Terme, entra a far parte dei possedimenti della cooperativa. Viene gestita in modo diretto ma indipendente, come un’azienda agricola a sé stante. Oggi Il Cascinone, con i suoi 120 ettari in corpo unico, è il fiore all’occhiello del Gruppo Araldica per la produzione di Barbera d’Asti e Alta Langa.
Nel 2000, per far fronte alle crescenti richieste di mercato, vicino alla cantina storica nasce un nuovo stabilimento produttivo dove viene installatala una nuova linea di imbottigliamento. Dopo gli investimenti per il rinnovo e la modernizzazione della cantina, si concentrano gli sforzi verso la distribuzione e la struttura commerciale: nasce Araldica Distribuzione, società addetta a potenziare la distribuzione dei vini del Gruppo sul mercato nazionale.
Nel 2002, Viene acquistata la Battistina, gioiello vitivinicolo della zona di Gavi, 26 ettari coltivati unicamente a cortese per la produzione di Gavi. La Battistina posizione il gruppo fra i migliori produttori di Gavi del Piemonte, riconosciuti e apprezzati a livello internazionale.
Nel 2003, nasce Adria Vini, costola del Gruppo Araldica per l’imbottigliamento di vini regionali italiani.
Nel 2013, viene fondato il Gruppo Araldica Castelvero, che diventa il maggior azionista di Boutinot Ltd, leader della distribuzione vini nel Regno Unito e importante esportatore a livello mondiale.
Nel 2016, l’ultimo acquisto del Gruppo è la Tenuta Santa Seraffa, arroccata su di uno splendido bricco che divide la valle dello Scrivia dal Gaviese. La Tenuta è specializzata nella produzione di Gavi di Gavi Docg.
Al centro del lavoro di Araldica stanno le vigne e i viticoltori associati, elemento fondamentale e imprescindibile per la qualità dei vini prodotti. Non è semplice gestire quasi mille ettari di vigneto divisi su quattro distinte aree collinari, ma la sfida è quella di agire affinché ciascun socio si senta parte di un progetto in cui la qualità delle uve è sempre al primo posto.
Con 900 ettari distribuiti tra Monferrato, Langhe, e Roero. coltivati da circa 140 soci, Araldica coltiva e gestisce il più esteso vigneto del Piemonte. Un privilegio che l’azienda di Castel Boglione ha deciso di mettere al centro delle sue scelte produttive, valorizzando la produzione di ogni singolo vigneto e tutelando un patrimonio paesaggistico ed enologico oggi inserito nella World Heritage List dell’Unesco.
Non imbottigliatori, ma soci. Nata come cooperativa di vitivinicoltori, ancora oggi Araldica segue e coordina direttamente il lavoro degli associati, il cui obbiettivo è conferire le migliori uve possibili per la creazione di vini importanti, ma sempre piacevoli e approcciabili. Dall’acino alla bottiglia, ciascuna operazione è seguita internamente, garantendo al consumatore una filiera corta in grado di assicurare sicurezza e qualità superiori.
Nel corso della sua storia, Araldica ha costantemente investito nell’acquisto dei migliori macchinari e delle più avanzate tecnologie enologiche, sperimentando soluzioni all’avanguardia, nel pieno rispetto dell’autenticità dei vini prodotti. Un costante rapporto con università, scuole enologiche e istituti di ricerca fa di Araldica un’azienda dinamica e in continua evoluzione, un centro di riferimento per l’innovazione del «vigneto Piemonte» e delle tecniche enologiche.
Araldica crede nella qualità dei vini piemontesi, non nella loro esclusività. Un ottimo vino è un vino che tutti si possono permettere: mai banale o dozzinale, ma qualitativamente perfetto, semplice, immediato, beverino, adatto a ogni occasione. Un vino da condividere con gli altri, non elitario, che racconti con efficacia, leggerezza e carattere i meravigliosi territori da cui proviene, il duro lavoro e la passione che è stata infusa nella sua “anima”.
Ciascun associato è responsabile del proprio lavoro, ma agisce in armonia con il gruppo, secondo parametri razionali elaborati dal servizio tecnico centrale di Araldica. Da oltre 30 anni, ciascun appezzamento viene attentamente selezionato e valutato, parcella per parcella, poi inserito in un programma che guida il viticoltore, passo passo, agli interventi e i trattamenti da eseguire in vigneto: dalla concimazione alla potatura, dai diradamenti alla vendemmia. L’armonizzazione degli interventi avviene in tempo reale ed è basata sullo studio delle condizioni meteorologiche, pedoclimatiche e sull’andamento stagionale di ciascuna area vitivinicola. Questo permette di agire tempestivamente in vigna, assistendo gli agricoltori in ogni fase e valorizzando il loro impegno agricolo. L’obiettivo è uno solo: ottenere uve eccellenti, perfettamente mature e sane, il meglio che l’annata possa regalare.
Tutte le vigne gestite da Araldica seguono un protocollo di difesa integrata, ovvero principi di agricoltura sostenibile, volti a tutelare il patrimonio enologico attraverso un basso impatto ambientale. L’ufficio tecnico centrale permette di acquistare tutti i prodotti necessari al lavoro agricolo e distribuirli secondo le reali necessità dei singoli soci. Questo significa intervenire solo ed esclusivamente quando necessario, riducendo al minimo i trattamenti e garantendo tanto la salute dei consumatori quanto quella di chi lavora le vigne.