È verso la fine degli anni ‘80 che l’enologo salentino Oronzo Alò si trasferisce in Basilicata per collaborare con importanti aziende vinicole.
La sua nuova casa è alle pendici del maestoso gruppo vulcanico del Vulture, un affascinante panorama mozzafiato in cui ulivi, castagni e vigneti circondano i suggestivi laghi di Monticchio. Ed è in questo territorio ad alta vocazione vitivinicola e dopo anni di esperienza e competenze tecniche acquisite tra queste vigne che Oronzo decide di fondare la sua azienda e produrre vini di alta qualità.
Alla tradizione e alla passione secolare dei vignaioli lucani, Alovini aggiunge innovativi processi di vinificazione, metodi di un’arte enoica che ha come unico scopo la produzione di vini eccellenti, fortemente evocativi delle caratteristiche geografiche e culturali del territorio, dell’orgoglio di coltivare la propria terra ed offrirne i frutti.
Nasce nel 2003 la prima cantina dotata di attrezzature tecnologicamente avanzate e totalmente termo-condizionata per garantire l’ottimale temperatura di conservazione dei vini. Nel 2012 Alovini cresce e Oronzo decide di continuare il suo lavoro in compagnia di nuovi amici che condividono con lui la dedizione all’arte del buon vino.
Cresce la superficie di terreni coltivati a vigneti, aumenta la produzione e la valorizzazione di uve e vini e nel 2014 partono i lavori per la realizzazione di una nuova cantina.
Oggi Alovini non produce solo un ottimo vino, ma contribuisce, con il lavoro svolto in questi territori, ad arricchire il valore sociale ed economico delle attività di promozione del patrimonio rurale, di ricezione e di ospitalità.
Grande gloria enologica dell’Italia meridionale, il DOC Aglianico del Vulture è una delle qualità più pregiate prodotte dal vitigno autoctono. Di colore rosso rubino, profumo intenso equilibrato, fruttato di drupe e bacche, il fine Aglianico del Vulture assume con l’invecchiamento sentori speziati e legnosi. Dal sapore corposo, minerale, secco e strutturato con retrogusto leggermente amarognolo più equilibrato quando maturo.
L’Aglianico viene affinato nel legno che ammorbidisce l’alta componente tannica, imperante e vigorosa soprattutto nei vini più giovani: il vino si addolcisce invecchiando e diventa uno splendido vino armonico. Presente in queste terre sin da tempi remoti (il suo nome originario è infatti Ellenico, proveniente dalla Grecia) in vitigni estesi su colline di origine vulcanica a 500 metri sul livello del mare.
Qui, accanto al re Aglianico, trovano spazio altri vitigni a bacca rossa, come il Primitivo, e produzioni da vitigni internazionali quali il Cabernet Sauvignon e il Merlot.
Per queste ragioni l’esperto enologo Oronzo Alò ha scelto il Vulture come area in cui fondare Alovini che coltiva oggi una superficie di circa sette ettari in una zona dalla radicata tradizione agricola, dove nascono alcuni dei più originali e longevi vini d’Europa: i bianchi Fiano e Greco di Tufo.