Alessandro Secchi condivide una storia simile a quella di molti tra i vignaioli trentini: una famiglia contadina che da generazioni coltiva la vigna conferendo le uve alle cantine sociali o ad aziende di vinificazione, la scelta meditata di produrre il proprio vino e il progressivo consolidamento del marchio aziendale. I vigneti di proprietà sono dislocati tra il comune di Rovereto e il comune di Ala, ovvero i bianchi Chardonnay, Sauvignon Blanc e Pinot Grigio, che vanno a comporre il Berillo d’Oro. Tra la frazione Serravalle e Santa Margherita, troviamo le vigne di Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Marzemino, che da soli, in taglio o in uvaggio danno vita alle diverse etichette di vino rosso, punto di forza di questa azienda lagarina. Sul fronte dei vitigni di origine francese troviamo poi i vini meglio riusciti: il Corindone Rosso e il Realgar.