L’azienda agricola Simone Cerruti ha radici nel paese di Castiglione Tinella dal 1800, sulla collina “Manzotti” una delle più alte e vocate della zona per la coltivazione di Moscato d’Asti. La tenuta conta 4 ettari di proprietà di cui 3,5 coltivati a moscato. Fino al 2011 l’ attività era esclusivamente di coltivazione del vigneto, poi si è aggiunta l’ attività di agriturismo chiamato “Ai Ciuvin” (Ciuvin è il nome della vigna sotto l’ agriturismo) che si occupa di ristorazione e agricampeggio.
L’idea della Moscateria, è nata in seguito ad una frase poco felice di un cliente, che dopo che Simone gli propose un calice di Moscato d’Asti da abbinare al dolce, Egli gli rispose che non avrebbe più bevuto Moscato, in quanto dopo averne assaggiato uno blasonato e lo aveva buttato via da tanto non gli era piaciuto.
Quella frase fece scattare una scintilla in Simone Cerruti, il quale si rese conto che c’era ancora molto da fare per promuovere il Moscato di qualità.
Grazie a questo episodio prese forma l’idea della Moscateria: una struttura ricettiva, a Castiglione Tinella, cuore della zona di produzione del Moscato, quello che fino a quel momento era un classico agriturismo, diventò molto di più: qualcosa di unico, un percorso emozionale che racconta il Moscato sotto molti punti di vista.
Dal 2014 l’azienda ha iniziato a vinificare una piccolissima parte delle uve con una produzione di 2000 bottiglie e di circa 250 bottiglie di grappa di moscato d’ asti riserva, invecchiata per 36 mesi in botti grandi di rovere e affinata ulteriori 12 mesi in barriques di rovere di allier.
Si unirono poi alla produzione 2 Barbere e un Arneis, mentre con la vendemmia 2018, nascerà un nuovo Moscato d’Asti: il Matot Vigna Manzotti. Ci fregeremo proprio della menzione vigna in etichetta perchè utilizzeremo esclusivamente uve provenienti da un singolo vigneto, quello con la migliore esposizione, con pendenza oltre il 30%, dove i lavori vengono fatti esclusivamente a mano: il Surì. Questa menzione è una garanzia assoluta per il consumatore sulla provenienza delle uve. Una piccola parte della produzione sarà messa ad affinare per un anno in un crutin (piccola grotta scavata a mano nel tufo che garantisce temperatura e umidità costanti in maniera naturale) e ulteriori 2 anni in quelle che erano una volta le vasche di cemento. Diventerà cosi una ulteriore selezione del nostro Moscato, e ne potrete apprezzare l’evoluzione nel tempo.
Visitando la Moscateria i clienti possono vivere un’esperienza unica, partendo proprio in una delle vigne della proprietà, un Surì (vigneto con pendenza oltre al 30%, non trattorabile) dove viene abilmente raccontata la storia, la filosofia della Moscateria ed il territorio.
La visita continua con il piccolo museo agricolo ricavato in quella che era la cantina, costruita nel 1900, con attrezzature dell’epoca ed il crutin (una piccola grotta scavata a mano nel tufo che viene utilizzata per affinare le bottiglie), terminando con una degustazione del Moscato.